Zaini in spalle, curiosità di conoscere e la tipica gioia di chi vive i viaggi di istruzione con la propria scuola, gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “I.Scalza”e “M.Buonarroti” hanno vissuto due giorni intensi e ricchi di passione .
Un incanto da mattina a sera la prima giornata trascorsa ,all’insegna dell’arte e della scoperta, per le vie di Ravenna. Incantati e rapiti dai meravigliosi e straordinari mosaici bizantini presenti in ogni angolo della citta’,mosaici riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Affascinati anche dalla parte nuova della citta’, che mostra un volto moderno e creativo grazie alla “Street Art”,un insieme di opere realizzate da grandi artisti internazionali che nel corso di questi ultimi anni hanno trasformato i muri esterni dei palazzi in veri e propri giganteschi quadri,in una interminabile galleria a cielo aperto.
Un’ ubriacante e ammaliante miscela di antico e contemporaneo,che ha reso indimenticabile e speciale la giornata. Non meno emozionante la seconda giornata, con la visita al castello di Gradara.
Situato nelle Marche, vicino al confine con l’Emilia-Romagna, il Castello di Gradara è uno dei castelli medievali più famosi e ben conservati d’Italia. Costruito nel XII secolo , ha visto nei secoli il susseguirsi di grandi casate, tra cui i Malatesta e gli Sforza, che lo hanno ampliato e reso un’importante fortezza difensiva.
Il castello è circondato da possenti mura e un camminamento di ronda, esempi di avanzate tecniche militari medievali. Questo complesso sistema di difesa è stato fondamentale nel passato, rendendo Gradara un punto strategico per il controllo delle vie di comunicazione tra Romagna e Marche.
All’interno del castello, oggi trasformato in museo, si possono visitare 14 stanze arredate con mobili d’epoca e opere d’arte di artisti rinomati. Tra queste 14 stanze quella che ha emozionato fino quasi a togliere il respiro gli studenti e’stata la stanza di Paolo e Francesca .
I due personaggi resi celebri ed eterni da Dante nel suo “Divino” Canto Quinto dell’Inferno.
Mentre gli studenti visitavano la stanza,dalle pareti sembravano echeggiare quei versi: “Amor,ch’a nulla amato amar perdona,mi prese del costui piacere si forte, che,come vedi, ancor non m’abbandona.Amor condusse noi ad una morte.Caina attende chi a vita ci spense”.
E anche dopo aver terminato la visita,e ritornati all’aria aperta,tanta era ancora l’emozione tra gli studenti per aver visitato quella stanza e aver toccato con mano il luogo che ha fatto da scenario a una delle storie di amore piu’tristi e conosciuta in ogni parte del mondo. Due giorni che per tutta la loro vita non dimenticheranno,gli studenti delle classi terze.Due giorni ricchi di poesia, passione ed emozioni dalle tinte fortissime e coloratissime. (P.d.P)








