
I Gruppi consiliari di opposizione hanno presentato oggi una mozione per il ripristino in centro storico della rete dei defibrillatori automatici esterni e per l’estensione della stessa a tutte le frazioni.
In Italia si registrano 60.000 morti l’anno per arresto cardiaco, il triplo delle morti per alcool, droga e incidenti stradali messi insieme. Orvieto era una città all’avanguardia nella prevenzione, tra le prime in Italia a potersi fregiare del titolo di città cardioprotetta. Disponeva in tutto il centro storico di 13 defibrillatori automatici esterni e aveva avviato un’ampia attività di formazione per laici rianimatori. Questa rete è stata smantellata e la formazione interrotta.
In caso di arresto cardiaco le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% per ogni minuto trascorso. Per questo, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza, aumenterebbero sensibilmente con la coincidenza di due realtà: un defibrillatore a disposizione e una persona abilitata ad usarlo.
In questo consiste la proposta che i Gruppi consiliari di opposizione hanno presentato oggi in Comune. Una grande operazione di Città, attraverso la quale la collettività si riconosca in un progetto comune di grande valore sociale: una rete diffusa di defibrillatori e tanti laici rianimatori in grado di utilizzarli.
La mozione verrà discussa in un prossimo Consiglio Comunale.
Biagioli per il bene Comune – Partito Democratico – Proposta Civica – Gruppo Misto








