
di PrometeOrvieto
In merito al comunicato del segretario comunale di Forza Italia Orvieto, Roberto Meffi, dal titolo “Attacchi in Commissione, Forza Italia: ‘Spettacolo indecoroso, Gialletti lavora per la città'”, è necessario riportare la discussione sui fatti. Non si può parlare di “impegno per la città” senza confrontarsi con la realtà. E va detto con chiarezza: le scorrettezze istituzionali sono ormai un tratto distintivo della conduzione.
La situazione sanitaria a Orvieto è preoccupante: reparti chiusi o ridimensionati, il progetto PNRR del Pronto Soccorso rinviato, Casa di Comunità in forte ritardo, medicina territoriale senza un progetto definito, oltre il 70% delle prestazioni specialistiche affidate al privato, per chi può permettersele. Questa è l’eredità dell’arroganza e del mancato ascolto. La Commissione consiliare permanente sulla sanità è nata tardi . Non si è dato seguito a ciò che rende efficace un organo di controllo: obiettivi misurabili, verifica delle prestazioni, trasparenza verso i cittadini. Invece, solo riunioni generiche e dichiarazioni autoreferenziali.
La capacità di conduzione si dimostra fissando obiettivi concreti, allineati agli interessi del territorio, e portando risultati in tempi compatibili con i bisogni reali dei cittadini. Oggi, nulla di tutto questo accade. E quando si ha il coraggio di farlo notare, si viene accusati – proprio in sede istituzionale, durante una Commissione – dal Presidente Gialletti, di essere “rompico….i” o semplicemente “quattro persone prese a caso al bar”. Un esempio lampante di quel rispetto istituzionale sempre invocato, ma mai praticato.
Forse è davvero il momento di scegliere se chiudere questa esperienza o ripartire da zero, minimizzare i problemi non serve a nessuno. Chi solleva questioni non merita etichette, ma risposte








