Sabato 3 maggio a Gignese, piccolo centro affacciato sul Lago Maggiore, si terrà un incontro dal forte valore spirituale e storico, nel luogo che diede i natali al Venerabile Padre Giovanni Chiti il 6 maggio 1921. Sarà l’occasione per parlare della Transiturus, uno dei documenti più significativi legati alla solennità del Corpus Domini.
Una copia della Transiturus, la celebre bolla emanata da papa Urbano IV nel 1264 per istituire la festa del Corpus Domini, venne donata nel 1274 da papa Gregorio X alla pieve di San Lorenzo a Bognanco, in Val d’Ossola. Dopo secoli di silenzio, questo prezioso documento è stato ritrovato nel 1969 ed è oggi custodito presso l’Archivio Diocesano di Novara. Proprio lì, lunedì 5 maggio, grazie alla disponibilità del vescovo Franco Giulio Brambilla, potrò visionare questo straordinario reperto.
Un piccolo-grande segno della Storia della Chiesa, della Chiesa di Orvieto, e di quella più universale. Orvieto, Città del Corpus Domini, è la culla da cui tutto ebbe inizio con papa Urbano IV, e proprio lì — nel convento dei Cappuccini di San Crispino — il Venerabile Padre Chiti, che da bambino respirò l’“Aria santa” delle sue radici a Gignese, vide compiersi il proprio Cammino di santità.
Una narrazione che intreccia memoria, devozione e cammino, come ama dire Papa Francesco, una Chiesa “in uscita” che porta con sé segni concreti del proprio passato, per nutrire il presente e illuminare il futuro.









