Giornalista, autrice di racconti e novelle, commediografa, poetessa, romanziera notissima al suo tempo, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Molto apprezzata dai lettori, stimata dalla critica e dai letterati suoi contemporanei, tradotta in diverse lingue. Poi, dal secondo dopoguerra, l’oblio.
“Clarice Tartùfari. Una scrittrice dimenticata. Lettere a Bonaventura Tecchi” è il titolo del saggio di Luciana Vergaro, la cui seconda edizione, totalmente rivista e arricchita di un ampio capitolo dedicato alla vasta produzione teatrale, sarà presentata a Orvieto il prossimo venerdì 11 aprile, alle ore 16.30, presso la Sala Accoglienza della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”, in Piazza Febei, 1. L’incontro pubblico è organizzato dalla Sezione di Orvieto di FIDAPA BPW Italy, in collaborazione con la Biblioteca “Fumi” e la casa editrice IF Press.
Dopo il saluto introduttivo recato da Paola Morelli, presidente del sodalizio orvietano di FIDAPA, insieme all’Autrice interverrà Luciano Dottarelli, filosofo e docente. A moderare l’incontro sarà Stefano Talamoni, coordinatore editoriale dell’opera pubblicata da IF Press.
Il libro traccia il percorso umano e letterario di Clarice Tartùfari, inquadrandone l’opera nel contesto storico, culturale e letterario dell’epoca. Il profilo biografico della scrittrice e la puntuale analisi della sua vasta produzione letteraria e teatrale sono completati da una preziosa appendice nella quale si presenta un carteggio inedito con un giovane Bonaventura Tecchi (Bagnoregio, 1896 – Roma, 1968), destinato a divenire il giornalista e scrittore illustre e l’insigne germanista che conosciamo. Il carteggio fa emergere la vicenda personale, la rete di relazioni, gli interessi culturali, aperti alla cultura europea e nordamericana.
La produzione di Clarice Tartùfari restituisce uno spaccato della vita sociale e culturale italiana tra fine Ottocento e primo trentennio del secolo successivo, fornendo informazioni preziose sul costume e la storia “minore”, sia a livello nazionale che locale. Autrice poligrafa, ha sempre rivolto il proprio sguardo alla condizione della donna e dei minori. Parte della sua produzione narrativa è ambientata nella Tuscia e in Umbria. Il romanzo “Il Miracolo” (1909) è interamente ambientato a Orvieto ed altri riferimenti alla città ed al territorio orvietano sono presenti anche in altre opere.
L’autrice della monografia, Luciana Vergaro, ha insegnato per molti anni Materie letterarie, Latino e Greco presso il Liceo Classico “Mariano Buratti” di Viterbo. Come docente a contratto, ha tenuto corsi di Letteratura Latina presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo (DISUCOM) dell’Università degli Studi della Tuscia. È nata e vive a Bagnoregio dov’è presidente del Centro Culturale Comunale “Bonaventura Tecchi”. Per IF Press ha curato recentemente il volume «Bonaventura Tecchi – Eurialo De Michelis, Carteggio (1932-1966)», Roma 2023.