L’Ospedale di Orvieto è stato al centro di numerosi annunci riguardanti investimenti strutturali e tecnologici. Tuttavia, sorge spontanea la domanda: quali di questi investimenti sono stati effettivamente realizzati?
Mettiamo per un attimo da parte gli investimenti PNRR, frutto di un momento eccezionale e irripetibile. Quello che ci interessa sono gli investimenti finanziati direttamente con i soldi della USL, perché è in questi che si vede l’interesse dell’azienda stessa nel mantenere quello di Orvieto come un presidio forte e competitivo.
L’aspetto degli investimenti tecnologici è particolarmente importante perché influenza fortemente l’attrattività per il personale medico, che sappiamo essere il tallone d’Achille del nostro ospedale. Facendo un po’ di storia, il 29 novembre 2022, durante un incontro pubblico al Palazzo del Popolo, la Presidente della Regione Umbria di allora, Donatella Tesei, e il Direttore Generale dell’Azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino, presentavano piani ambiziosi per il potenziamento del nostro ospedale confermando che sarebbe stato DEA di primo livello. Tra questi, spiccavano gli investimenti PNRR: il miglioramento sismico dell’ospedale, l’ampliamento del Pronto Soccorso e l’attivazione di posti letto di terapia semintensiva e intensiva.
Inoltre, De Fino dichiarava: “Si è detto che non sono stati impegnati fondi per sostituire l’attrezzatura eppure, nell’ultimo triennio, abbiamo investito 2 milioni di euro, sostituiti impianti e apparecchi collegati all’assistenza Covid. Lo scorso anno sono stati acquistati 6 ecografi, di cui uno del valore di 130 mila euro, oltre 935 mila euro per la nuova TAC operativa da un anno, ed altri 545 mila nel settore. Il sistema robotico modulare per la sala operatoria arriverà a Orvieto gratuitamente in comodato per due anni, garantendo l’utenza anche da Lazio e Toscana. La Fondazione CRO finanzierà la formazione professionale. Si tratta del sistema Versus, un’integrazione della colonna laparoscopica, con strumentazioni agili e trasportabili, più leggere rispetto al sistema Vinci. Nei prossimi due anni, la sfida sarà su Orvieto.”
Di tutto questo, però, abbiamo soltanto visto chiudere i reparti diminuire il personale al punto che oggi non si riescono a garantire i presidi.Oggi, due anni e mezzo dopo, che fine ha fatto questo progetto?
Durante il nostro incontro del 26 febbraio u.s., la nuova Direttrice Sanitaria, la Dott.ssa Donetti, ha sottolineato come l’ospedale di Orvieto soffra di una scarsa attrattività, attribuibile proprio all’assenza di investimenti tecnologici nella struttura ospedaliera.
È per questo che noi chiediamo: Qual è lo stato attuale degli interventi strutturali promessi nel 2022? Sono stati avviati i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso? Il sistema robotico “Versus” è stato effettivamente introdotto nelle sale operatorie dell’ospedale?Quali ulteriori investimenti tecnologici sono stati pianificati o realizzati per rendere l’ospedale più attrattivo per professionisti e pazienti?
Il comprensorio orvietano ha bisogno di un ospedale efficiente e funzionale, e per averlo serve personale. Aprire bandi di concorso che si sa già che andranno deserti è una presa in giro nei confronti della popolazione. Serve una strategia concreta per promuovere la ricerca e attirare talenti nel nostro ospedale, che passa anche da investimenti tecnologici all’avanguardia che possano far dire a un giovane medico “sai che forse ha senso per me andare a lavorare ad Orvieto? Posso imparare qualcosa di nuovo”.
Proprio per queste ragioni abbiamo chiesto alla USL UMBRIA2 di conoscere gli investimenti che sono stati fatti negli ospedali di pari livello, non appena otterremo risposta vi aggiorneremo.
PrometeOrvieto