ORVIETO – Nella seduta del 12 marzo il consiglio comunale ha discusso l’interrogazione presentata dai consiglieri Croce e Giovannini (Pd), Caiello (Biagioli per il bene comune), Palazzetti (Proposta Civica) e Di Loreto (Misto) in merito al Centro sociale di Orvieto scalo.
Nell’atto, illustrato in aula da Cristina Croce (Pd), si chiede “se l’amministrazione ha recepito le richieste avanzate dai giovani residenti e se intende considerare nel progetto di riqualificazione almeno alcuni dei punti ritenuti fondamentali dalla comunità locale, come la riqualificazione della zona verde, il potenziamento dell’impiantistica sportiva e la creazione di spazi per la socializzazione, se l’amministrazione ha in programma di mettere a disposizione dell’Ancescao e delle altre organizzazioni una struttura provvisoria, per garantire la continuazione delle attività ricreative e socio-culturali, come sollecitato da soci e residenti, evitando così un grave disservizio e garantendo il supporto alle dinamiche di integrazione e socializzazione, specialmente per i giovani del quartiere, quali motivi giustifichino la mancanza di risposta da parte dell’amministrazione alle richieste inoltrate tramite Pec dai soci Ancescao e da numerosi cittadini, considerando il ruolo vitale che questo punto di presidio associativo riveste nella prevenzione del degrado e nel mantenimento della socialità nel quartiere“.
“Ho incontrato personalmente almeno due volte – ha risposto il sindaco Roberta Tardani – sia il presidente regionale di Ancescao sia il presidente dell’associazione Anteas. A Orvieto scalo stiamo realizzando un intervento di circa 5 milioni di euro che riqualificherà completamente un’area, compreso il giardino e gli impianti sportivi adiacenti, che diventerà un luogo di comunità con spazi pubblici a disposizione anche delle associazioni del territorio. Come ho avuto modo di dire nel corso degli incontri che ho avuto con Ancescao e Anteas, il Comune non ha ulteriori spazi di proprietà da destinare, anche temporaneamente al circolo, così come non è stato possibile prevedere un prefabbricato nell’area interessata dal cantiere.
Abbiamo valutato anche la possibilità di trovare spazi all’interno del Borgo ma al momento non ci sono disponibilità in tal senso, avevo chiesto anche al parroco di Orvieto scalo di valutare di destinare uno spazio che era dell’oratorio. Si tratta di avere la pazienza di attendere la fine dei lavori. Posso rassicurare che all’interno del nuovo Centro per le politiche sociali e per la famiglia ci sarà uno spazio destinato alla socialità per il centro sociale. Ma l’intenzione dell’amministrazione, condivisa anche con i responsabili regionali di Ancescao, è che quel luogo diventi un centro all’avanguardia sulle politiche rivolte all’invecchiamento attivo, verso cui ci sono fondi in parte già stanziati e altri sulla nuova programmazione delle Aree interne, con progetti integrati e mirati a promuovere di uno stile di vita attivo che superi il concetto di assistenza verso la popolazione più anziana”.
Nella replica la consigliera Croce si è dichiara “non soddisfatta“. “A me non risulta – ha detto – che non ci sia stato un confronto se non tempo fa. Sarebbe stato corretto e doveroso rispondere direttamente ai giovani e trovare uno spazio nelle vicinanze da mettere a disposizione. Peraltro le richieste di modifiche che avevano avanzato al progetto del Centro per le politiche sociali e della famiglia non sono state prese in considerazione”.