di Pasquale di Paola
Sempre piu arrabbiati e agitati i pendolari orvietani. I loro infiniti e sempre maggiormente insostenibili disagi dovevano attenuarsi dopo il 5 marzo, con la chiusura dei cantieri sul tratto Capena Settebagni. Ma cosi non e’stato. Anzi. Emblematico di questa situazione e’ il treno intercity 598, in partenza da Roma Termini alle 18e15,treno molto usato dai pendolari del comprensorio orvietano per rientrare a casa dalla Capitale.
Da un sondaggio fatto sui pendolari orvietani risulta che oltre il 70% di essi ricorre alla carta Tuttotreno Umbria,costo 500 euro circa da aggiungere alla spesa sostenuta per l’abbonamento ordinario, esclusivamente per poter recarsi al lavoro nella Capitale e rientrare la sera con questo treno. Che, nonostante la chiusura dei cantieri sopraindicati,continua a essere dirottato sulla linea convenzionale nel tratto Roma Termini/Orte. Con un aggravio nell’arrivo di circa 40 minuti. Le frementi proteste dei pendolari locali sono arrivate al cospetto dell’assessore regionale ai trasporti, Francesco De Rebotti.
Lamentele che le ha prontamente inoltrate al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. A sua volta il Ministero con una missiva scritta ha chiesto chiarimenti a Trenitalia e RFI. Riportando le lamentele dei pendolari anche sul fatto del mancato e dovuto preavviso, nei tempi dovuti, dello spostamento del treno 598 anche oltre la chiusura di quei cantieri sulla linea lenta. Lacunosa e poco incoraggiante la risposta di RFI. “La scelta di adottare tale provvedimento relativamente al treno intercity 598 (istradamento su linea convenzionale) e’dovuta a esigenze tecniche e in particolare e’ dipesa dalla necessita’di garantire maggiore stabilita’ e fluidita’ al sistema viaggiante nella fascia oraria che coinvolge tale treno.Fascia oraria che risulta essere una delle piu’critiche e dense di traffico della giornata sulla linea Direttissima.
E il far viaggiare sulla linea convenzionale,ovvero la linea lenta nel tratto Roma Orte il treno 598, ha permesso di migliorare gli obiettivi di stabilita’e fluidita’sulla linea Direttissima. Insomma, una risposta vaga e per nulla rassicurante .RFI spiega che far viaggiare il 598 su linea lenta consente una migliore fluidita’ per l’Alta Velocita’sulla linea Direttissima. E ritiene sia un piccolo e sostenibilissimo sacrificio per i pendolari orvietani arrivare nella propia stazione alle otto anziche’ alle sette e venti. La cosa che piu’ desta ansia e’ il fatto che RFI non si sbilancia sul futuro del 598 . Ne’ ha fatto cenno sul mancato preavviso nei tempi dovuti relativamente al fatto che anche dopo il 5 marzo, fatidica data di chiusura dei cantieri sul tratto Capena Orte,l’intercity 598 avrebbe continuato a percorrere la linea lenta.