ORVIETO – Il 22 marzo ricorre la Giornata mondiale dell’acqua e Orvieto, una delle poche città ad avere ben due monumenti inseriti nella prestigiosa Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua dell’Unesco, festeggerà con “Storie di Pozzi e di Radici”. L’iniziativa, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Orvieto con il Pozzo della Cava e il Liceo artistico di Orvieto, mette insieme due particolari esposizioni e un suggestivo percorso tra il Pozzo di San Patrizio e il Pozzo della Cava.
Dal 22 al 30 marzo il Pozzo di San Patrizio ospiterà la mostra “Ut bibat Populus” in cui sarà possibile ammirare per la prima volta a Orvieto una delle rarissime copie della medaglia realizzata da Benvenuto Cellini e coniata nel 1534, anno della morte di Papa Clemente VII che aveva ordinato l’imponente opera di ingegneria idraulica. L’oggetto, messo a disposizione da un collezionista orvietano, reca su un lato la scritta in latino “Affinché il popolo beva” che esprimeva la visione politica e sociale del potere papale: garantire non solo protezione spirituale, ma anche sostentamento materiale. Sulla medaglia è raffigurata l’immagine di Mosè che, percuotendo una roccia con una verga, ne fa sgorgare una sorgente d’acqua, mentre sull’altro si trova l’effige di Clemente VII, che aveva commissionato lo scavo dei due pozzi orvietani. La rarità della medaglia sta nel fatto che non fu mai coniata in serie, poiché il Papa morì prima che il pozzo fosse inaugurato.
Sempre dal 22 al 30 marzo, nel complesso archeologico del Pozzo della Cava, sarà esposta un’opera collettiva della classe 5C del Liceo Artistico “Livio Orazio Valentini” di Orvieto, dal titolo “Rabdomante – Il tempo della Terra, una radice in cerca dell’acqua”. L’installazione pittorica è il frutto di un percorso interdisciplinare tra arti figurative e filosofia, che ha analizzato l’acqua come risorsa globale e il tufo di Orvieto come supporto locale, individuando in una radice l’archetipo della ricerca dell’acqua in maniera sostenibile e fruttuosa. “Una radice di radici, offerta come una bacchetta da rabdomante, da agitare incerta verso il futuro della Terra, brancolando come suggeriva il filosofo Bruno Latour”. Ad arricchire l’esposizione anche un disegno di Daniele Baseggio, della 1B dello stesso liceo.
Sabato 22 marzo, alle 10 dal Pozzo di San Patrizio, prenderà il via l’iniziativa inaugurale della Giornata mondiale dell’acqua, “Dal Pozzo di San Patrizio al Pozzo della Cava seguendo la goccia”, un itinerario tra i due monumenti alla scoperta dei luoghi legati alla ricerca, alla conservazione e all’utilizzazione dell’acqua dagli Etruschi fino ai nostri giorni. A guidare l’esperienza, che unisce le due mostre in programma, saranno i ragazzi della 5C del Liceo Artistico. Il percorso toccherà alcuni luoghi simbolo legati all’acqua sulla rupe: dal serbatoio della funicolare alla cisterna di San Domenico, dagli scavi etruschi del Labirinto di Adriano al “conservone” sulla Torre del Moro, dal finto pozzo di Piazza dell’Erba alla fonte della Cava, per arrivare al Pozzo della Cava, dove gli stessi ragazzi spiegheranno la loro opera collettiva realizzata sotto la direzione del professor David Arnaldo De Carolis (discipline pittoriche) con la collaborazione dei professori Roberto Forlini (discipline plastiche) e Riccardo Massetti (filosofia).
L’esposizione “Ut bibat populus”, compresa nel prezzo del biglietto di ingresso al Pozzo di San Patrizio, sarà aperta al pubblico negli orari di apertura del monumento, tutti i giorni dalle 10 alle 19, con ultimo ingresso alle 18,30. Allo stesso modo, l’installazione nel Pozzo della Cava sarà visibile dalle 10 alle 20, con ultimo ingresso alle 19,45 e, per evitare sovrapposizione con altri gruppi scolastici già programmati, nella sola giornata di lunedì 24 marzo l’ingresso sarà possibile unicamente previo appuntamento.