Federico Giovannini (Pd) ha chiesto di conoscere le motivazioni relativa all’abbattimento degli alberi effettuato nei giorni scorsi, se sia stata avvisata la Soprintendenza, perché non sia stata avvisata la cittadinanza, perché sia stato previsto soltanto il reimpianto di 21 alberi rispetto ai 47 che sono stati tagliati e che tipologie di piante saranno ripristinate.
“Il Comune di Orvieto – ha spiegato il sindaco Roberta Tardani – ha incaricato un professionista, l’agronomo forestale Andrea Barbagallo, di effettuare una verifica sul patrimonio arboreo comunale già sottoposto a censimento nel 2019 da parte dell’Afor. Nello studio sono state prese in esame circa 200 piante arboree situate in diverse aree del centro storico di Orvieto. Dalla verifica e dalla comparazione con la precedente rilevazione sono emersi importanti fenomeni di degenerazione tali da ritenere necessari una serie di interventi mirati e puntuali a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata. In particolare 152 interventi di potatura, 47 interventi di abbattimento di piante identificate in classe D, considerate pericolose e a rischio di cedimento, e in una prima fase 21 nuovi impianti. Successivamente si provvederà a reimpiantare tutte le piante con tipologie idonee individuate in base allo studio che è stato realizzato dal professionista incaricato.
Si tratta di interventi puntuali su aree interamente di proprietà comunale, che non alterano la percezione paesaggistica e su esemplari non a carattere monumentale ne tutelati, che prevedono appunto anche il reimpianto. Alla luce di una richiesta di documentazione prevenuta da parte della Soprintendenza Archeologica Belle arti e Paesaggio dell’Umbria sono stati inviati tutti gli atti agli uffici competenti con cui ci si sta interfacciando per le valutazioni del caso. Comprendiamo il dispiacere che può causare l’abbattimento di un albero ma innanzitutto va chiarito che altrettante piante saranno reimpiantate e che gli interventi mirano esclusivamente a tutelare la sicurezza pubblica e privata anche in considerazione di fenomeni climatici violenti e imprevedibili sempre più frequenti. Questa amministrazione in questi ultimi cinque anni ha avviato una gestione virtuosa del patrimonio arboreo procedendo dal 2020 a verifiche approfondite e analisi di stabilità andando a colmare decenni di mancanza di manutenzioni e non corrette pratiche che hanno aggravato la situazione come evidenziato dalle relazioni dei tecnici”.