Se il buongiorno si vede dal mattino, Orvieto e l’Umbria intera devono essere più che preoccupate dal nuovo corso del governo regionale. Non c’è mossa fatta sin qui in questi due mesi e mezzo che non stia pericolosamente riportando indietro la Regione su ogni fronte e che non lasci presagire il rischio di un nuovo e grave isolamento di Orvieto al quale già in passato le giunte di sinistra avevano relegato la città e dal quale era finalmente uscita grazie all’attenzione dell’amministrazione regionale uscente di centrodestra.
Ostaggio dei Cinque Stelle e della sinistra radicale, il nuovo governo regionale ha bloccato l’iter per la realizzazione del termovalorizzatore in Umbria, vanificando il lavoro sul piano regionale dei rifiuti e aprendo la strada all’ampliamento della discarica di Orvieto.
Dal 7 gennaio scorso il Comune di Orvieto attende una risposta dall’assessore regionale De Rebotti alla richiesta di incontro per affrontare i problemi dei trasporti e dei pendolari e per la riattivazione del tavolo tecnico con Trenitalia e Rfi che era stato istituito con la Giunta Tesei. Di contro alla riunione con i comitati pendolari dell’Umbria convocata dallo stesso De Rebotti, alla quale non sembra abbiano partecipato rappresentanti di Orvieto, erano invece presenti e immortalati dalle foto il segretario comunale del Pd di Orvieto e la capogruppo del Pd in consiglio comunale.
Orvieto – che per il valore religioso e la posizione geografica vicina a Roma ne avrebbe avuto più titolo di altre realtà invece presenti – è stata inoltre estromessa dal tavolo di coordinamento sul Giubileo istituito dalla Regione. Sappiamo che all’indomani di questa notizia, il sindaco Tardani ha – giustamente – scritto alla presidente Proietti per chiedere chiarimenti e rivendicare il giusto ruolo della città in questo anno così importante. Siamo in attesa di spiegazioni e soprattutto di risposte convincenti.
Ma c’è di più. Il 29 ottobre scorso, in una intervista, l’allora direttore di Umbria Libri Angelo Mellone, che già aveva sperimentato anche in città degli appuntamenti diffusi di Umbria Libri 365, aveva annunciato l’intenzione di portare a Orvieto nella primavera 2025 un appuntamento della manifestazione dedicato al crime. Nelle prime dichiarazioni del vicepresidente della Regione con delega alla Cultura si parla solo di eventi a Perugia e Terni con tanti saluti agli sviluppi pensati per Orvieto.
Non parliamo della sanità. Aspettiamo a giorni il miracolo annunciato dell’ azzeramento delle liste d’attesa in tre mesi ma soprattutto non vediamo l’ora di assistere alle prese di posizione e alle raccolte di firme dei vari comitati pseudo civici quando scopriranno che le liste d’attesa sono invece raddoppiate.
In tutto questo, il paradosso è che nell’opposizione cittadina, specchio di una sinistra piena di ideologie e scarsa di idee, c’è chi non aspetta altro per gioire dell’isolamento di Orvieto pur di vedere l’amministrazione in difficoltà. Perché per il loro tornaconto politico, come hanno fatto per decenni, sono pronti ad accettare che questo territorio venga danneggiato e abbandonato. Orvieto merita attenzione, rispetto e un ruolo centrale nelle scelte regionali come è stato in questi ultimi anni. Non possiamo accettare passi indietro né silenzi ingiustificati. Se questa è la direzione che il nuovo governo regionale intende seguire, sappia che troverà una città determinata a difendere i propri diritti e a rivendicare con forza il posto che le spetta.
I gruppi consiliari
LISTA CIVICA ROBERTA TARDANI SINDACO
FRATELLI D’ITALIA
LEGA
FORZA ITALIA








