Grande successo per la due giorni che ha visti coinvolti il Museo del Fiore, la Polisportiva Castel Viscardo, il Museo Etnografico e del Cotto e i comuni di Acquapendente e Castel Viscardo: si è parlato di cammini, di incontro, del futuro e di accoglienza: cammini come luogo di cura e formazione, “scuole all’aperto” su cui stanno lavorando molte associazioni e istituzioni.
Il tutto, tenendo il Dialogo come pietra miliare: i Cammini come viaggi di formazione, finalità culturali e di conoscenza profonda dei luoghi. I vari eventi messi in programma tra Torre Alfina e Castel Viscardo hanno interessato quasi un centinaio di persone che si sono alternate nei vari momenti. Lo spunto principale è stato la presentazione dell’ultimo libro di Paolo Piacentini, “In cammino per un nuovo Umanesimo” un testo nel quale l’autore ripercorre le tappe del nuovo tracciato da lui studiato, insieme al monaco zen Pino Soden Palumbo e che unisce, sulle tracce di Davide Lazzaretti e don Ernesto Balducci, il Parco dei Monti Lucretili al Monte Labbro (o Labro).
Il Percorso interessa direttamente Castel Viscardo con delle sue tappe: la Orvieto-Torre Alfina, che passa proprio per Castel Viscardo risalendo attraverso il sentiero CAI n. 819. Questa via è stata aperta e ripulita dalla Polisportiva Castel Viscardo, in collaborazione con la Sezione CAI di Orvieto che poi ha provveduto, nella persona di Pier Giorgio Oliveti, alla registrazione presso la Regione Umbria e a segnarlo con i tradizionali colori. Dopo la visita in paese il cammino riprende attraverso l’antica strada detta “di San Felice” quella che, in passato, era usata prevalentemente per collegare Castel Viscardo a Torre Alfina, così denominata dalla presenza, all’arrivo di una chiesa.Nel libro si descrive il passaggio a Castel Viscardo (la sosta pranzo al Pinaro, le panchine dipinte e la vista sul Paglia): un viaggio tra Lazio, Umbria e Toscana che sono le tre regioni che si scorgono dalla sua terrazza la cui vista è Luogo del Cuore FAI. In particolare, il panorama sul fiume Paglia si cita anche perché è il primo momento del Cammino in cui si scorge la meta: il monte Labbro.
Nel corso degli eventi organizzati la pietra miliare è stato il Dialogo e la considerazione dei Cammini come viaggi di formazione, finalità culturali e di conoscenza profonda dei luoghi. Umanesimo da costruire nella comprensione profonda dell’altro; nel farsi altro in un luogo nuovo per essere accettato dai suoi abitanti.“Saremo felici di constatare le ricadute positive nei territori, ma la piena realizzazione del progetto sarà la crescita di consapevolezza attraverso la riscoperta sollecitata dall’esistenza del cammino”, si sottolinea nel testo. È stato posto l’accento sulla promozione di un turismo lento e sostenibile, e non a caso l’evento di oggi rappresenta anche l’adesione a M’Illumino di Meno. Infatti ricorreva, il 16 febbraio, la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, nata e promossa dalla trasmissione di Radio2Rai, Caterpillar e giunta ormai alla 21esima edizione.
Si ringrazia Paolo Piacentini per aver presentato libro nel territorio dell’alto orvietano dopo altre presentazioni a Roma, Perugia e di seguito in Val Camonica e Bergamo e Gianluca Forti (direttore del Museo del Fiore) per la loro preziosa e inestimabile competenza e presenza; i relatori dei due incontri di approfondimento e presentazione del libro; la Pro Loco Castel Viscardo per aver condiviso in anteprima le immagini del loro splendido lavoro sul metaverso per Castel Viscardo; la Biblioteca Comunale Leopoldo Sandri, il Museo Etnografico e del Cotto, l’ Ecomuseo del paesaggio orvietano e i Sentieri di Pan per aver condiviso l’esperienza.