di Pasquale di Paola
Negli ultimi tempi si parla spesso di un’Orvieto brillante, vivace, dove tutto funziona alla perfezione. Tuttavia, questa immagine idilliaca non corrisponde del tutto alla realtà. Orvieto, con la sua posizione privilegiata, i panorami mozzafiato e i monumenti straordinari, è senza dubbio un museo a cielo aperto. Ma ci sono molte cose che non vanno come dovrebbero. Ecco dieci criticità principali.
- La discarica Orvieto ospita una delle discariche più grandi del Centro Italia. Per compensare questo disagio ambientale, era prevista una riduzione della TARI per i cittadini. Tuttavia, questa agevolazione non si concretizza, lasciando la popolazione senza alcun beneficio.
- Tasse al massimo – Nonostante la presenza della discarica, i cittadini di Orvieto pagano la TARI e l’IMU con le aliquote massime previste, senza alcuna riduzione compensativa.
- Il degrado della ex caserma Piave – La ex caserma Piave versa in uno stato di abbandono. La vegetazione incolta ha creato piccole “foreste urbane”, popolate non da uccelli esotici ma da ratti di dimensioni preoccupanti.
- Ubicazione della Casa di Comunità – La struttura ospedaliera era stata delocalizzata per problemi di traffico, smog e parcheggi. Ora si vuole riportare la Casa di Comunità nella stessa area, nonostante i problemi siano ancora più gravi di allora.
- La pericolosità di via Postierla – Questo tratto di strada, frequentato da bambini e anziani, è privo di marciapiedi, scarsamente illuminato e senza adeguati dissuasori di velocità. I tombini dissestati rappresentano un pericolo costante.
- Chiusura dei negozi storici – Negli ultimi anni, molti negozi simbolo di Orvieto hanno chiuso, vittime di una politica che ha puntato tutto sul turismo, trascurando la vitalità commerciale della città.
- Sanità pubblica carente – La sanità a Orvieto offre sempre meno ai cittadini: liste d’attesa interminabili e servizi insufficienti costringono molte persone a rinunciare a cure adeguate.
- Condizioni dei pendolari – Viaggiare in treno da Orvieto è diventato un’odissea: meno treni, sempre sovraffollati, più costosi e con tempi di percorrenza aumentati rispetto al passato.
- Parcheggi sulla rupe – I parcheggi sono costosi e insufficienti, scoraggiando sia i visitatori sia i residenti. La carenza di posti gratuiti aggrava ulteriormente la situazione.
- Pulizia urbana carente Orvieto non dà l’idea di una città pulita: vicoli con erba incolta, escrementi di cane non rimossi e fioriere trasformate in contenitori di erbacce sono un triste segnale del degrado.
Questi problemi minano il fascino di una delle città più belle d’Italia, trasformando un gioiello in declino invece che in un esempio di eccellenza.