Lo scorso novembre sono stati pubblicati i documenti relativi al nuovo appalto per i servizi di assistenza sociale della Zona sociale n. 12. Con quasi 10 milioni di euro in cinque anni, si tratta di uno degli appalti più importanti emanati dalle pubbliche amministrazioni del territorio. I servizi erogati riguardano, tra gli altri, l’assistenza scolastica degli alunni con disabilità, le assistenze domiciliari per i minori a rischio e per gli anziani e numerosi altri ambiti d’applicazione. Un settore importantissimo che coinvolge centinaia di utenti nei dodici comuni della Zona sociale e che è portato avanti da decine di lavoratrici e lavoratori della cooperazione sociale i quali, quotidianamente, attuano una fondamentale opera di cura, sostegno e riabilitazione.
Lavoratori che, oltre ad avere la necessaria qualifica, sono tenuti all’iscrizione all’albo degli educatori (in via di formazione) e la cui professionalità va legittimamente riconosciuta anche dal punto di vista economico. Per questo il contratto collettivo nazionale di lavoro della cooperazione sociale prevede, per gli educatori professionali, l’inquadramento nel livello retributivo D2 la cui copertura economica non era fino ad oggi prevista nei capitolati d’appalto delle pubbliche amministrazioni. Ne conseguiva un sotto-inquadramento oramai decennale con una costante perdita di reddito.
Durante la lunga e proficua trattativa ad anticipo portata avanti dalla FP CGIL, i Comuni della Zona sociale n. 12 ed in particolare il Comune di Orvieto che ne è capofila, hanno ascoltato e compreso le rivendicazioni e le richieste proposte dal sindacato, tenendole in debito conto nella costruzione del bando di gara e del relativo capitolato. Nel nuovo appalto infatti, oltre al mantenimento ed al potenziamento dei servizi per i cittadini, trovano posto anche le coperture economiche per il passaggio al livello D2 degli educatori, che, proprio come chiesto dalla FP CGIL, vedono finalmente riconosciuta la propria professionalità di operatori in servizi che, pur esternalizzati, rimangono a titolarità pubblica.
La FP CGIL accoglie quindi con favore l’azione politica ed amministrativa che ha portato al risultato di cui sopra, ringraziando i dodici comuni coinvolti (ed in particolare il Comune di Orvieto, capofila) per il dialogo franco e costruttivo dell’ultimo anno che ha portato a questo importante e non scontato risultato. L’auspicio è che il lavoro fatto fin’ora possa avere seguito anche nei prossimi anni, in una fase storica che vede crisi economica e sociale sempre più forti ed intrecciate, con la conseguente crescita del bisogno di protezione e reinserimento di fasce sempre più ampie di popolazione, fasce a cui questi servizi si rivolgono.
FP CGIL Terni