Dopo aver celebrato all’altare della Confessione della Basilica di San Pietro in Vaticano alla Messa presieduta da Papa Francesco nella mattinata del 1° gennaio, nel pomeriggio, il Card. Pietro Parolin è giunto nella Cattedrale di Orvieto, per presiedere, a sua volta, la Messa della Pace. All’arrivo, c’erano al suo fianco il nostro Vescovo Gualtiero Sigismondi e George Poulides, ambasciatore di Cipro e decano del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
A fare gli onori di casa insieme al Vescovo, il vicario generale don Stefano Puri e il nuovo presidente del Capitolo dei Canonici della Cattedrale don Danilo Innocenzi, coadiuvati dal presidente del Consiglio direttivo dell’Opera del Duomo Andrea Taddei, responsabile insieme ai suoi Collaboratori di tutta la macchina organizzativa riguardante la santa Messa e il successivo concerto eseguito dal Benedict Gospel Choir.
La tradizionale iniziativa si ripete in Duomo ormai da trentadue anni, grazie alla preziosa collaborazione tra le Istituzioni già citate, il Comune di Orvieto e gli ideatori di Umbria Jazz Winter. Circa 2000 i partecipanti, disposti dentro la Cattedrale e sul sagrato, tra cui tanti fedeli della Diocesi e non solo, tutti “pellegrini di speranza” per una pace tanto invocata da Papa Francesco e per la quale tanto si spende anche in prima persona lo stesso Segretario di Stato Vaticano, come ricordato da Mons. Sigismondi nel suo indirizzo di saluto all’inizio della Celebrazione. Nello stesso saluto, la menzione dell’istituzione della Giornata mondiale della Pace ad opera del Papa san Paolo VI l’8 dicembre 1967 e celebrata per la prima volta il 1° gennaio 1968, quattro anni dopo la sua storica visita “fuori porta” alla città di Orvieto, per l’anniversario della Bolla Transiturus. In quell’occasione lo stesso Pontefice lanciò alla Città e al Mondo il “Messaggio di Orvieto”, nel quale affidava alla Città del Corpus Domini il compito di pregare costantemente per la pace.
Nell’omelia, il Cardinale si è soffermato su questo importante tema, ricordando, anzitutto, che “la pace è Gesù” e citando, poi, diversi passaggi del Messaggio di Papa Bergoglio relativo alla ricorrenza, avente per titolo “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”.
Dinanzi al Corporale, esposto nella Cappella del Ss. Sacramento per tutto il periodo di Natale, il Card. Parolin ha sostato in preghiera prima della Messa e al termine del concerto; oltre a salutare i presenti, si è anche ritagliato uno spazio per contemplare a lungo la bellezza della Cappella del Signorelli.
E’ la seconda visita del Cardinale ad Orvieto, dopo quella avvenuta in occasione del Corpus Domini per il Giubileo eucaristico del 2014.
* Foto di Maria Assunta Pioli