E’ diretta al presidente del consiglio comunale di Orvieto Stefano Olimpieri e al sindaco del comune di Orvieto Roberta Tardani l’interrogazione formulata dal consigliere Federico Giovannini in merito ai lavori di ripristino dello stipide di Porta Maggiore. Di seguito l’atto in forma integrale:
Premesso che
Dal 13 al 15 gennaio scorso erano previsti lavori sull’arco di Porta Maggiore nel centro storico, con modifiche alla circolazione per consentire gli interventi.
Lunedì 13 gennaio informato dell’uso di nuovi blocchi di tufo per lo stipite crollato un anno fa, mi sono recato sul posto. Ho constatato con stupore che erano già state posizionate due file di tufi nuovi con cemento per consolidare la base dello stipite;
soltanto a seguito di un mio post su Facebook, in cui sollevavo la questione dell’opportunità di utilizzare pietre e tufi antichi, anche quelli del crollo di oltre un anno fa, data la storicità del luogo. I tufi nuovi erano stati smantellati e ripresi con materiali antichi nel corso del pomeriggio.
La mattina seguente (14 gennaio), i lavori sono stati nuovamente rifatti con nuova sagomatura utilizzando, questa volta, tufi nuovi e vecchi, come confermato dagli operai sul posto, i quali hanno dichiarato che si trattava del terzo intervento di ripristino. Alla luce di quanto osservato, suppongo e auspico che il lavoro finora svolto sia da considerarsi intervento provvisorio per la sistemazione dell’angolo dello stipite;
tale intervento, finalizzato alla rimozione delle transenne che da oltre un anno restringono il passaggio di auto e pedoni, oltre a rappresentare un’immagine indecorosa,è aggravato dalla presenza di guano di piccioni pericoloso in caso di pioggia.
Si chiede di sapere
• Per quale motivo si è atteso così a lungo per effettuare un intervento che, alla fine, si è limitato al posizionamento di pochi blocchi di tufo per il ripristino parziale dell’angolo dello stipite, lasciando tuttavia le transenne e il restringimento del passaggio per auto e pedoni?
• Perché non sono stati installati cartelli informativi che indicassero la tipologia dei lavori, l’importo e il nome dell’impresa esecutrice?
• La Soprintendenza è stata adeguatamente informata e coinvolta nei lavori?
• Quanto tempo ancora sarà necessario per la redazione del progetto esecutivo riguardante il consolidamento definitivo dell’intero stipite con l’utilizzo di pietre?
• A quando un intervento risolutivo delle infiltrazioni d’acqua e la pulizia dell’arco, inclusi il restauro dell’affresco della Madonnina collocato nella nicchia sull’arco?
• È possibile, nelle prossime settimane, provvedere almeno alla pulizia del muro di tufo dalla vegetazione e all’adozione di accorgimenti per evitare che i piccioni sostino e nidifichino sotto l’arco?
Il consigliere comunale, Federico Giovannini