ORVIETO – Iniziati gli interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio arboreo del Comune di Orvieto. Il progetto ha come obiettivo il decoro urbano e la riqualificazione degli spazi verdi pubblici comunali mediante la piantumazione di essenze arboree, la potatura di alberi nonché il taglio di alberature pericolose per la pubblica incolumità.
Il piano degli interventi, stabilito e programmato alla luce delle verifiche affidate dall’amministrazione comunale all’agronomo forestale Andrea Barbagallo, interessa 199 piante concentrate nel centro storico tra corso Cavour, Piazza Cahen, via Postierla, Fortezza Albornoz, Pozzo di San Patrizio, strada della Stazione, parco della Confaloniera, Piazza Angelo da Orvieto, San Domenico, via Bonaventura Cerretti, via dei Dolci, Duomo, Piazza Marconi, ex caserma Piave e strada di Porta Romana. Sulla base di tale programma sono previsti 152 interventi di potatura, 47 interventi di abbattimento di piante considerate pericolose e a rischio di cedimento, e 21 nuovi impianti.
“Gli interventi – spiega l’assessore ai Servizi manutentivi, Gianluca Luciani – seguono quelli effettuati periodicamente per garantire la tutela dell’importante patrimonio arboreo presente sul territorio comunale, costituito da 3153 esemplari censiti, ma soprattutto la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. Negli anni passati vari professionisti sono stati incaricati di effettuare verifiche visive e strumentali e nel corso del tempo sono stati necessari anche ulteriori accertamenti sulle alberature che nel tempo avevano evidenziato numerose criticità. Per questo motivo è stato incaricato un esperto agronomo forestale nel procedere alla verifica di alcuni esemplari selezionati nel centro storico il cui stato vegetativo avrebbe potuto subire delle alterazioni rispetto alle precedenti analisi. Queste piante erano state peraltro oggetto del censimento e degli esami operati nel 2019 dall’Agenzia Forestale Regionale e il confronto con le ultime analisi ha via via individuato un aggravamento delle condizioni e quindi la necessità di procedere con interventi mirati. La maggior parte di quelli programmati riguardano la potatura, che avverrà nel rispetto delle diverse essenze arboree interessate, mentre si procederà al reimpianto con esemplari appartenenti alle specie autoctone delle piante pericolose per la pubblica incolumità che dovranno essere tagliate”.