Con l’approssimarsi della fine dell’anno, sono stati intensificati da parte delle Fiamme Gialle perugine, i controlli
in materia di detenzione e commercio di articoli pirotecnici.
In tale contesto, i finanzieri della Tenenza di Todi hanno scoperto, all’interno di un esercizio commerciale gestito
da soggetti di origine cinese, fuochi d’artificio stoccati in un magazzino adiacente, in totale assenza delle
prescritte cautele e misure di sicurezza. Il controllo eseguito ha permesso di rinvenire fuochi pirotecnici delle categorie F1 (candele) F2 (miniciccioli,
petardi, trottole, batterie di fontane, bengala) e T1 (fumogeni) ammassati insieme ad altra merce di natura
infiammabile (come quadernoni di carta, oggetti in plastica e materiale da imballaggio) accertando il mancato
rispetto della distanza minima di sicurezza con merci di natura diversa.
I locali, peraltro, non erano dotati di porte non combustibili, che devono essere sottoposte a revisioni periodiche,
e tale circostanza non garantiva la corretta compartimentazione degli ambienti.
La titolare dell’attività commerciale non è stata in grado nemmeno di esibire i registri di carico e il certificato di
prevenzione incendi, previsti dalla normativa di settore.
I militari, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto, hanno pertanto sottoposto a sequestro
preventivo nr. 23.758 prodotti esplodenti con un NEC (contenuto esplosivo netto) complessivo pari a 32.240,72
grammi. Gli articoli pirotecnici sono stati concentrati e lasciati in giudiziale custodia presso un deposito
autorizzato. L’amministratrice della società è stata segnalata all’A.G. competente per il reato di cui all’art. 678 C.P. per non aver adottato idonee misure di sicurezza per lo stoccaggio del materiale esplodente detenuto in magazzino. Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. L’attività operativa s’inquadra nel più ampio dispositivo predisposto dal Corpo al fine di contrastare la commercializzazione di prodotti che possono rappresentare un serio pericolo per la sicurezza e la salute pubblica.