Alla luce delle affermazioni del emerse nell’ultima Commissione sulla Salute, il Partito Democratico di Orvieto intende ribadire con fermezza e rigore la propria posizione a tutela della sanità territoriale e del distretto socio-sanitario locale, nel quadro di una visione organica e lungimirante per il futuro della città e l’impegno ad un confronto con i nuovi organismi di indirizzo politico della sanità Umbra.
Innanzitutto, va riaffermata la nostra contrarietà alla proposta di ridurre i distretti sanitari umbri a soli quattro,un progetto avanzato dalla Giunta Regionale di centrodestra, oggi fortunatamente bloccato ma tuttora incombente. Tale riforma, se attuata, rappresenterebbe un grave errore politico e amministrativo, con il rischio concreto di indebolire i servizi sanitari nelle aree più vulnerabili e di penalizzare in particolare i territori periferici e le comunità locali.
Il Partito Democratico di Orvieto è fermamente schierato per la difesa e il potenziamento del proprio distretto socio-sanitario, riconoscendone l’importanza fondamentale per l’equilibrio del sistema sanitario umbro. Una rivisitazione dei confini distrettuali è certamente possibile, purché parta dalle aree interne e persegua l’obiettivo di una redistribuzione più equilibrata e funzionale delle risorse, capace di rafforzare la prossimità dei servizi ai cittadini. In particolare, si ritiene prioritario intervenire a favore delle frazioni e delle aree rurali, dove l’assenza di ambulatori medici e di medici di base ha determinato un progressivo isolamento sanitario. È inaccettabile che gli anziani, che costituiscono la maggioranza della popolazione in queste aree e spesso vivono soli, siano costretti a spostamenti lunghi e faticosi per accedere a cure basilari come visite mediche o prescrizioni farmaceutiche. La garanzia della presenza di medici di base nelle strutture che in passato ospitavano ambulatori è un atto di civiltà e di responsabilità che nessuna amministrazione può ignorare.
Ribadiamo con assoluta chiarezza la nostra contrarietà alla localizzazione della Casa della Salute presso l’ex ospedale di Orvieto. Tale ipotesi si configura come una soluzione inadeguata e approssimativa, che non tiene conto di problematiche evidenti quali l’accessibilità limitata, la carenza cronica di parcheggi e le criticità legate alla viabilità. Inoltre, come stabilito dal Decreto Ministeriale di riferimento, la Casa della Salute deve rispondere ai bisogni di un bacino di almeno 50.000 abitanti e richiede spazi ampi, funzionali e dotati di infrastrutture adeguate a servizi complessi. La soluzione delineata dal Comune e dal dottor Marchino appare pertanto insufficiente, riduttiva e priva di una visione strategica, lasciando la nostra comunità con risposte parziali e insoddisfacenti.
A fronte di tali criticità, il Partito Democratico di Orvieto avanza con determinazione una proposta alternativa, concreta e sostenibile: la realizzazione della Casa della Salute presso l’ex mensa della Caserma Piave. Questa soluzione rappresenta un’opportunità straordinaria, sia per la disponibilità di spazi ampi e adeguati, sia per la maggiore accessibilità logistica, che permetterebbe a tutti i cittadini – in particolare ai più fragili – di fruire di servizi sanitari essenziali in un contesto funzionale e moderno.
Al contempo, è prioritario recuperare i fondi regionali già stanziati per la ristrutturazione della ex mensa, garantendo che risorse destinate al nostro territorio non vengano disperse o dirottate altrove. Questa scelta, peraltro, si inserisce in una visione più ampia di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, una strategia organica e coerente che consenta alla città di Orvieto di recuperare spazi dismessi o sottoutilizzati per metterli al servizio della comunità.
In questo quadro, si propone di utilizzare la logistica della Caserma Piave non solo come sede della Casa della Salute, ma anche come parcheggio funzionale e sicuro a supporto di ulteriori servizi essenziali, quali una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) dedicata agli anziani e ai malati di Alzheimer, che potrebbe trovare collocazione nei vicini spazi dell’ex INAPLI. Questa proposta non solo risponde a una domanda crescente di servizi assistenziali per la popolazione fragile, ma rappresenta un passo avanti nella costruzione di un sistema sanitario territoriale realmente moderno e inclusivo.
Il Partito Democratico di Orvieto esprime con forza la necessità di concretezza, progettualità e responsabilità. La comunità orvietana non ha bisogno di annunci superficiali, ma di interventi strutturati e mirati, che sappiano rispondere alle esigenze reali della popolazione. Negli ultimi anni, il territorio ha sofferto gravi carenze sul fronte sanitario; è giunto il momento di porre rimedio a questa situazione con scelte coraggiose e lungimiranti.
Il nostro impegno è chiaro e inequivocabile: difendere e potenziare la sanità territoriale, garantire servizi efficienti e accessibili per tutti i cittadini, valorizzare il patrimonio pubblico della città in un’ottica di sostenibilità e innovazione. Orvieto merita una strategia di sviluppo che risponda ai bisogni del presente e costruisca un futuro all’altezza delle aspettative della comunità, per questo comel Partito Democratico ci siamo già attivati con i nuovi rappresentanti regionali per aprire dibattito specifico sul tema del nostro territorio e condividere soluzioni praticabili e sostenibili.
Partito Democratico di Orvieto