“Odio anche nella notte di Natale, i novelli Grinch di Proposta Civica ossessionati dal sindaco”

Non bastava la superficialità e l’approssimazione mostrata sin qui in consiglio comunale, a Natale Proposta Civica ci regala una caduta di stile senza precedenti figlia del livore che li ha contraddistinti da sempre e che è sfociato in un palese e permanente senso di frustrazione dopo la sconfitta alle urne. In un patetico post pubblicato la sera di Natale, nemmeno degno di una recita da scuola elementare, verdi dalla rabbia i novelli Grinch hanno voluto a tutti costi trovare il modo di denigrare il sindaco Tardani anziché rivolgere semplicemente e serenamente gli auguri alla città di Orvieto.

Di seguito il post di Proposta Civica:

Orvieto, la notte prima di Natale

Era la notte di Natale, e in tutta Orvieto,

Ogni cosa taceva, ogni lume era spento.

La piazza del Duomo, nel freddo brillava,

Mentre la sindaca un piano tramava.

“Babbo Natale sarò, e il popolo crederà,

Che dentro ai miei doni la prosperità ci sarà!”

Con pacchetti dorati, fiocchi e merletti,

Nascondeva carbone in quei finti confetti.

“Non capiranno,” pensava con astuzia sottile,

“Che dono illusioni, un trucco gentile.

Farò finta di portare ricchezza e fortuna,

Ma sarà solo fumo sotto la luna.”

Intanto la città, con speranze sincere,

Guardava al Natale, ai suoi giorni leggeri.

Ma chi osservava con cuore e ragione,

Notava il trucco e l’inganno in questione.

Proposta Civica Orvieto, vigile e attenta,

Non si lasciava ingannare dalla scena apparente.

“Quei pacchi scintillanti non portano doni,

Ma nascondono carbone e vane promozioni.”

Quando il mattino giunse, e i pacchi furono aperti,

La città si accorse dei giochi scoperti.

“Non prosperità, non sogni avverati,

Ma carbone nero, e sorrisi forzati.”

Fu allora che Proposta Civica agì con premura,

Portando progetti, idee e cultura.

“Siamo qui per Orvieto, per darle sostegno,

Per costruire davvero, con coraggio ed ingegno.”

La sindaca, sorpresa, vide il piano crollare,

E il carbone svanire in un grande bruciare.

Il popolo, unito, trovò la sua voce,

E la città risplendette, più forte e feroce.

Così, sotto un cielo d’un blu senza pari,

Orvieto brillava, tra luci e camini chiari.

Buon Natale a chi crede in un futuro migliore,

Con sincerità, azione e amore nel cuore.

Volevano solo fare i simpatici – si dirà – ma hanno clamorosamente sbagliato i tempi, impacchettando con un bel fiocco rosso l’odio che li anima per metterlo sotto l’albero di Natale degli orvietani la notte della vigilia. Non potevamo sottacere questo scivolone natalizio che nulla a che fare con il confronto politico, anche duro, ma nasconde una preoccupante ossessione che si traduce nel quotidiano e vano tentativo di delegittimazione dell’esito delle elezioni affidato talvolta a uno sgangherato manipolo di leoni da tastiera. Pensavamo che fossero scesi dal “cavallo” della campagna elettorale, che gli insulti e le offese di quei giorni fossero solo un “pallido” ricordo, ma evidentemente era proprio questo il “metodo” che volevano portare al governo della città. Anche perché, oltre alle favole e alla demagogia, non abbiamo visto e ascoltato altro.

Gruppo consiliare
Lista civica Roberta Tardani Sindaco