Se non può affidarsi alle poesie, scappare o gioire per le vittorie elettorali altrui, l’opposizione non riesce proprio a nascondere la sua inconsistenza e colleziona l’ennesima figuraccia. L’emendamento al bilancio di previsione, preannunciato con tanta sicumera e confezionato da Proposta Civica a nome di tutta la minoranza, è stato sonoramente bocciato dai tecnici addirittura prima di poter arrivare in consiglio comunale il prossimo 30 dicembre. Per provare a sostenere le loro demagogiche proposte di ridurre la tassa sui rifiuti credevano infatti di spostare i soldi da un capitolo all’altro del bilancio come fossero le banconote del Monopoli. Per imbambolare gli orvietani pensavano di recuperare più di 350mila euro da presunte spese inutili – che inutili non sono – sulla cultura o sui servizi generali, e invece con la loro manovra avrebbero tagliato con la mannaia la gestione del Teatro Mancinelli, il Palazzo del Popolo, la Torre del Moro e l’Ufficio turistico, tolto il sostegno alla scuola comunale di musica e addirittura chiuso la biblioteca.
Questa è la superficialità e l’insostenibile leggerezza con cui si muove l’opposizione in consiglio comunale capitanata da chi dimostra una volta di più di non conoscere nulla della pubblica amministrazione, rappresentata da chi è abituato scrivere le favole sui programmi elettorali e da un Pd che è tornato a chiedere alla Regione di riempire Orvieto di rifiuti e cancellarlo dalla cartina dell’Umbria.
Se avessero dedicato più tempo a studiare il bilancio anziché trascrivere in versi il loro incontenibile astio la notte di Natale, probabilmente avrebbero evitato più di una brutta figura in questi ultimi giorni. Al peggio però non c’è mai fine e ci aspettiamo le loro ormai poco credibili invettive in consiglio comunale. Provino a farle in rima, magari funziona.
Gruppi consiliari
LISTA CIVICA ROBERTA TARDANI SINDACO FRATELLI D’ITALIA LEGA FORZA ITALIA