Ultimo incontro dell’Associazione PrometeOrvieto si è tenuto a Lo Scalo Hub mercoledì 4 dicembre, è stata l’occasione per presentare l’Analisi dell’impatto dei progetti PNRR nel Comune di Orvieto. “Opportunità o occasione persa?” così il titolo dell’incontro che ha ospitato l’intervento dell’Ing. Andrea Caporali, introdotto dal presidente dell’Associazione Florido Fratini.
Notevole l’interesse riscosso dall’evento targato PrometeOrvieto, molti i cittadini e gli esponenti politici della città, soprattutto dell’opposizione, che hanno fatto domande ed hanno espresso i propri dubbi sulla capacità dell’Amministrazione di attrarre fondi per un territorio in costante difficoltà.
Dopo l’inquadramento delle richieste del nostro paese e della proporzione tra contributi a fondo perduto e i prestiti richiesti nell’ambito del Next Generation Eu (68.9 Mld a fondo perduto e 122.6 Mld a prestito con tassi di vantaggio), riportati in Italia sotto l’ombrello del piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il relatore ha spiegato come sono state utilizzate per l’orvietano.
54.5 Mln di euro per 118 progetti per Orvieto in totale, di cui 20.58 Mln per la sanità distribuiti direttamente dalla regione Umbria sul territorio.
Gli interventi principali:
Ospedale:
- 7.4 milioni di euro per l’adeguamento sismico
- 2.8 milioni di euro per il nuovo pronto soccorso
- 1.3 milioni di euro per la digitalizzazione
- 720 mila euro per 1 posto di TI e 6 di semi TI256 mila euro per apparecchiature in radiologie
Ex ospedale:
- 4.4 milioni di euro per l’ospedale di comunità
- 3.3 milioni di euro per la casa di comunità
Il Comune ha presentato progetti, poi approvati, per 8.66 Min di euro per 9 interventi, due dei quali prendono il 90% dei finanziamenti:
- il Centro per le politiche sociali e della famiglia di Orvieto scalo
- il nuovo asilo di Sferracavallo
Resta circa un milione di euro in capo al Comune di Orvieto:
- 463 mila euro per il miglioramento dell’efficienza energetica del teatro Mancinelli
- 211 mila euro per progetti di coesione sociale e sostegno alle famiglie
- 350 mila euro circa su 5 progetti per opere di digitalizzazione dei servizi
Dall’analisi è quindi emerso che i fondi (54.5 Mln sull’intera cifra del PNRR), calcolando la proporzionalità rispetto alla popolazione, sono inferiori alle aspettative. Il Comune non è riuscito ad attrarre quanto poteva, forse proprio per una mancanza di visione e di proposte o per difficoltà interne al Comune nel scovare i bandi adatti alla nostra città. Il relatore ha quindi concluso ritenendo che: “I progetti sul territorio prevedono prevalentemente un potenziamento o un ripristino di servizi pre-esistenti. Il principale problema della nostra città è
che non progetta il suo futuro, e per questo non riesce cogliere le occasioni (ed i fondi) quando si rendono disponibili.” (Andrea Impannati)