di PrometeOrvieto
Come temevamo, la Commissione Consiliare riunita lunedì 2 dicembre ha risposto con aggettivi alle numerose domande emerse dalla complicata situazione sanitaria dell’orvietano.
In audizione la Direttrice dell’Ospedale di Orvieto, Dott.ssa Ilaria Bernardini, ha ricostruito attraverso un’ampia, ma sterile presentazione la fotografia attuale dell’Ospedale Santa Maria della Stella, rispondendo anche ad alcune domande dei consiglieri comunali presenti.
La genericità con cui è stato affrontato l’argomento senza riportare dati sanitari misurabili, verificabili e confrontabili ha portato l’incontro ad essere una semplice “chiacchierata”, mancando l’obiettivo principale della stessa: essere un punto di congiunzione tra le richieste dei cittadini e la direzione sanitaria.
La sensazione che si ricava da quanto detto, e soprattutto non detto, è quella di una riduzione dell’attività e dell’importanza del nostro ospedale dove vengono concentrate le prestazioni di base e tutte quelle più complesse vengono o fatte in altro luogo o importando saltuariamente personale competente. Non ci vuole un genio per capire il perché il personale non vuole venire, quello che si deve dire e cosa si sta facendo per rimuovere le cause di tale situazione.
Alle nostre domande è stato risposto solo parzialmente, più esaustive le risposte riguardanti le misure del PNRR sull’ospedale.
1 – Quali sono i servizi che mancano rispetto a quelli previsti per essere Dea di primo livello e come e quando si pensa di realizzarli?
“Il DEA di Orvieto garantisce tutti i servizi dal dm 70/2015? La risposta è sì, con dei ni”, così ha dichiarato la Direttrice, citando come grave carenza, ma non unica, è stata proprio urologia. Non è stato chiarito allo stesso modo qual è il piano per superare le criticità.
2 – Quanto è diminuito il valore della produzione rispetto all’esercizio 2019 in termini di volumi e complessità degli interventi?
Non vi è stata risposta per ciò che riguarda l’aspetto che più aiuterebbe nel comprendere come e dove le lacune potrebbero essere colmate, cioè i dati. È stato solo proposto di affrontare il tema dopo la fine dell’anno con il completamento dei dati del 2024. Anche se il dato parziale della produzione ospedaliera “sembra in linea con quello dell’anno scorso”.
3 – Quanti sono i posti letto attualmente presenti?
Non è stato toccato il tema.
4 – Cosa si sta facendo per dotare anche l’ospedale di Orvieto di apparecchiature diagnostiche e operative per adeguarle alle possibilità offerte dalla evoluzione tecnologica?
Le apparecchiature sono molto buone, soprattutto nella diagnostica, così sostiene la Direttrice.
5 – Come si pensa di renderlo attrattivo per i giovani professionisti che oggi difficilmente vogliono venire o rimanere?
Sull’attrattività molte sono state le possibili proposte ma non è chiaro se si sta davvero prendendo in considerazione o si stiano attuando misure atte ad aumentare la probabilità per cui i medici possano scegliere il nostro ospedale come futuro posto di lavoro. La Direttrice ha ricordato che sono stati fatti dei bandi per tutti i livelli del personale e si stanno scorrendo graduatorie di vecchi concorsi, come per esempio per ostetricia, ma nessuno ha accettato.
6 – Qual è il programma di recupero per gli arretrati nelle prestazioni diagnostiche e strumentali che producono liste di attesa che sono le peggiori nella regione?
Per ciò che riguarda le liste d’attesa tutto è stato rimandato all’interrogazione della Commissione al direttore del Distretto, Dott. Marchino.
7 – Quando e come sarà implementato il servizio di urologia che oggi genera così gravi disagi ai cittadini?
La Direttrice ha sottolineato la difficoltà nel trovare urologi, con un concorso da poco andato a vuoto, ma sottolinea l’importanza di avere due medici che vengono una volta a settimana da Foligno per le prestazioni ambulatoriali e gli interventi effettuati presso la struttura semplice di chirurgia multidisciplinare, all’interno del quale hanno iniziato ad operare anche gli urologi, interventi che sono “adeguati ad un DEA di primo livello”.
8 – Come è regolata la responsabilità di équipe quando intervengono professionisti esterni nella sala operatoria multidisciplinare?
Non è stato toccato il tema.
9 – A che punto sono i lavori previsti dal PNRR?
Per quel che riguarda il bando PNRR sull’adeguamento sismico, sono partiti i lavori per 7 milioni di euro, che verranno eseguiti in modo da non interrompere le attività ospedaliere. Nella giornata di martedì 3 dicembre poi, la Direttrice incontrerà direttamente a Foligno i vincitori del progetto per il rifacimento del Pronto Soccorso; la data ultima per concludere l’intero lavoro sarà giugno 2026.