C’è un nuovo pasticcio riguardante la gestione e la destinazione dei fondi della discarica “Le Crete” che il nostro Comune riceve quale indennità di disagio ambientale. E non si tratta di una delibera della Giunta, ma di una deliberazione dell’Ufficio Ambiente del Comune pubblicata il 2 dicembre, che segue di soli tre giorni l’infuocata discussione in Consiglio Comunale e la bocciatura, da parte della maggioranza, della mozione per la riduzione della Tari attraverso l’uso dei fondi provenienti dalla discarica. Ma vediamo cosa dice questa deliberazione e perché genera un nuovo pasticcio sull’operato dell’attuale amministrazione.
In primo luogo, questa deliberazione dell’Ufficio Ambiente richiama nelle premesse, quali sono gli usi di tali fondi previsti dalla legge ossia “agevolazioni tariffarie…e finalità inerenti il miglioramento ambientale e la dotazione di servizi” per le aree interessate dalla presenza degli impianti. Faccio notare come l’agevolazione tariffaria, cioè la riduzione delle bollette Tari come proposto da tutti i Consiglieri di minoranza, sia la prima voce di uso menzionata dalla legge. La stessa deliberazione smentisce il fatto che tali fondi possano essere utilizzati per coprire costi di mense e trasporti scolastici, come sostenuto dall’assessore Pizzo e dai consiglieri di maggioranza per bocciare la riduzione delle tariffe Tari. Una scusa per non giustificare davvero la loro contrarietà ideologica alla riduzione delle tariffe.
Secondo punto, e qui la sorpresa, la stessa determinazione stabilisce che per la parte residua del fondo del 2024 (terzo e ultimo trimestre), i fondi debbano essere utilizzati per “la realizzazione di interventi volti al miglioramento ambientale…, alla tutela igienico-sanitaria…, ai sistemi di controllo e monitoraggio ambientale e alla gestione integrata dei rifiuti urbani”. Quindi, l’Ufficio Ambiente ha deciso che, contrariamente a quanto prevede la legge, i fondi non possono essere utilizzati per ridurre la Tari. In sostanza l’Ufficio Ambiente ha deciso di investire sul miglioramento ambientale (cioè? quale? come?) a discapito dell’abbassamento delle tariffe Tari.
Solo ad Orvieto succede che un Ufficio Tecnico determini le scelte politiche ed economiche che la Giunta dovrebbe assumersi in prima persona, avendo il coraggio di discuterne in Consiglio e di spiegarle ai propri cittadini. Insomma, un altro pasticcio e un altro trucchetto per coprire le responsabilità politiche di una Giunta e di una maggioranza che:
hanno bocciato la riduzione Tari dicendo che i soldi della discarica servivano a finanziare mense e trasporti scolastici, che invece non rientrano negli scopi legittimi di destinazione e che vanno finanziati con altre risorse;
non hanno il coraggio di mettere la faccia su una decisione politica chiara, che è quella di non ridurre la Tari ai propri cittadini, quando potrebbero farlo. E quindi, formalmente, lasciano che un Ufficio Tecnico prenda la decisione politica.
E cosa succederà alle tariffe di mense e trasporti che il nostro assessore Pizzo ha detto triplicherebbero senza i fondi della discarica? Nulla, perché, se veramente le famiglie sono la priorità di questa Giunta, trovare 500.000 euro nel Bilancio non sarà poi così difficile né oggi né in futuro quando, finalmente, come auspicato da tutti noi, la discarica non verrà più utilizzata. Ritengo sia stupido pensare e irresponsabile dire che il futuro delle nostre politiche sociali dipenda dal perenne aumento dei rifiuti conferiti nella nostra discarica. Al contrario, credo sia opportuno valutare come spendiamo e riscuotiamo in questo Comune. Insomma, migliorare la gestione delle spese e delle entrate.
Prendiamo i numeri del Bilancio 2024 e capiamo perché i 500.000 euro necessari per non triplicare le tariffe per trasporti e mense scolastiche siano facili da trovare. In totale spendiamo in Spese Correnti per 31.907.187 euro. Solo per l’Acquisto di Beni e Servizi spendiamo 18 milioni. Spero che non abbiano la faccia tosta di dirci che in questi milioni spesi non riescono a trovare mezzo milione per le famiglie. In questa voce di Bilancio c’è di tutto: spese di pseudo-promozione del metaverso, finanziamenti a pioggia di eventi e produzioni cinematografiche, inutili gestioni di App. Sono sicura che queste siano spese meno importanti dei costi di mense e trasporti scolastici. Tagliamo!
E infine, nel nostro Bilancio 2024 ci sono ben 3 milioni e 100.000 euro di altre spese, di cui solo 700.000 effettivamente impiegate. Cosa succede ai rimanenti 2 milioni e 400.000 euro? Andranno a coprire i crediti non riscossi! Quindi, soldi che il Comune non incassa da singoli e aziende. Chissà se nel prossimo Bilancio previsionale si valuterà la possibilità concreta di una migliore e più forte organizzazione comunale per il recupero crediti? Non aggiungo altro sul Bilancio. Vedremo cosa ci proporranno per il 2025 e poi ne riparleremo.
Intanto, cari orvietani, continuiamo a pagare di più la Tari, grazie alla scelta politica dell’Ufficio Ambiente per conto della Giunta! Che gran pasticcio!
Roberta Palazzetti,
capogruppo Proposta Civica