Si è svolto nella Sala Blu di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, anche l’ultimo dei tre incontri dell’iniziativa delle tre Sezioni Fidapa BPW Italy Foligno, Todi, Orvieto, dal titolo “Unite per la prevenzione”. Nell’appuntamento orvietano, alla presenza di Anna Maria Turchetti, segretaria nazionale Fidapa, delle presidenti delle Sezioni coinvolte e di quella di Perugia, si è parlato di tumore al seno, di altri tumori femminili e degli aspetti psicologici legati alla malattia oncologica.
Dopo il saluto della presidente della locale Sezione, Paola Morelli, l’incontro ha avuto inizio con l’intervento della dottoressa Federica Di Costanzo, dirigente medico dell’Usl Umbria 2 di Orvieto, oncologa e socia Fidapa, nella duplice veste di relatrice e moderatrice, con un focus sulla prevenzione primaria, ovvero tutte quelle azioni volte a ridurre il rischio di insorgenza del tumore al seno e dei tumori in generale.
“Rilevante – ha sottolineato – una corretta educazione sanitaria per sensibilizzare la popolazione femminile sui fattori di rischio modificabili, quali alimentazione, attività fisica e l’eliminazione di comportamenti dannosi, come l’abuso di alcool e il fumo, considerato che è in continua crescita la percentuale delle donne fumatrici. Una sigaretta contiene quasi 400 sostanze chimiche di cui 80 cancerogene, e ogni 15 sigarette fumate si crea una mutazione genetica che, sommata a altre, può favorire l’insorgenza di un tumore, anche nel caso di fumo passivo”.
La prevenzione secondaria, ossia la diagnosi precoce attraverso screening regolari, è stata oggetto della relazione della dottoressa Bruna Di Girolamo, dirigente medico dell’Usl Umbria 2 di Orvieto e oncologa. “Il programma di mammografie, in particolare – ha detto – risulta essere ancora uno degli strumenti più efficaci per rilevare il tumore al seno in fase iniziale, quando le probabilità di successo del trattamento sono più alte.
Senza dimenticare, tuttavia, l’importanza dell’ecografia mammaria e dell’autopalpazione, sensibilizzando le donne a riconoscere segni e sintomi sospetti, come la presenza di noduli o cambiamenti della cute del seno. Altro aspetto della prevenzione è quella cosiddetta terziaria, ossia la gestione e la riabilitazione post operatoria e post–terapica, al fine di migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche, dagli effetti collaterali, a volte anche a lungo termine, che le terapie causano”.
Particolarmente toccante l’intervento della dottoressa Laura Berretta, psicologa-psicoterapeuta, esperta nell’ambito oncologico dell’Usl Umbria 2, che ha condotto i presenti nel percorso emotivo seguito da una giovane paziente colpita da tumore al seno. “La diagnosi di tumore al seno e, in generale, della malattia oncologica – ha spiegato – è anche un evento emotivo, dato che le pazienti si trovano a dover affrontare un cambiamento radicale nella loro vita, con paure, ansia e talvolta depressione che incide anche nei rapporti familiari. Fondamentale, quindi, il supporto psicologico, quale parte integrante delle cure fisiche”.
E’ seguito poi un dibattito con il pubblico che ha posto alle professioniste numerose domande su dubbi, timori e curiosità. Interessante anche l’intervento della presidente dell’Associazione “Orvieto Contro il Cancro”, Aura Cintio, gradita ospite, che ha illustrato l’importante lavoro di volontariato svolto all’interno dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto non solo in termini di assistenza alle pazienti ma anche di vicinanza ai parenti che spesso si sentono impotenti, e i numerosi servizi offerti, ultimo, in ordine temporale, l’estetica oncologica.
Un prezioso momento di informazione approfondita per i presenti che ha colto in pieno la finalità dell’evento intersezione, quello di informare e affrontare un argomento così delicato, come la malattia oncologica, anche in termini di prevenzione, superando le paure e i timori che spesso l’accompagnano.