Il Consiglio di amministrazione della Veralli Cortesi ha deliberato di avviare le procedure per completare gli studi di fattibilità, la progettazione e l’avvio dei lavori per la realizzazione di tre importanti interventi sulla residenza sanitaria protetta: l’ampliamento degli ambienti disponibili, l’efficientamento energetico e il completamento della messa in sicurezza della struttura.L’ampliamento degli spazi sarà possibile con il recupero di una superficie significativa rimasta esclusa dalle precedenti ristrutturazioni. L’intervento produrrà almeno due risultati: il primo mirato al miglioramento del servizio attualmente erogato agli ospiti ed il secondo finalizzato al recupero di spazi da destinare all’apertura di un “centro diurno”, servizio di sicuro interesse per la città e il territorio.
L’efficientamento energetico sarà invece un intervento fondamentale per assicurare il comfort degli ospiti oltreché provvidenziale per fronteggiare i costi energetici in continua crescita; il fabbisogno per garantire climatizzazione, illuminazione e servizi ad una struttura così ampia e complessa costituisce un aspetto che incide in modo significativo sui costi di gestione.Non meno importante sarà il completamento della messa in sicurezza, che contemplerà almeno due interventi: uno che prevede l’adeguamento dell’impianto antincendio ai nuovi standard e l’altro che consisterà nella installazione del controllo degli accessi a porte, scale ed ascensori per meglio disciplinare la circolazione alla parte di struttura residenziale ma, soprattutto, per evitare che gli ospiti con disturbi cognitivi e motori possano accidentalmente mettersi in pericolo nonostante la costante vigilanza degli operatori.
La Veralli-Cortesi è una delle storiche istituzioni pubbliche della città di Todi. Nata nel 1917 come Istituto per inabili al lavoro, è stata ospizio e casa di riposo, prima dell’attuale stato residenza sanitaria protetta gestita dall’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, il cui Cda è nominato dal Sindaco di Todi e le cui attività sono sottoposte alla vigilanza della massima assise cittadina.