ORVIETO – In merito alla discussione nell’ultimo consiglio comunale relativa alla mozione sulla destinazione del fondo di indennità di disagio ambientale, l’assessore al Bilancio del Comune di Orvieto, Piergiorgio Pizzo, ha diffuso la seguente nota.
“Le mozioni – spiega l’assessore – sono lo strumento con cui il consiglio comunale e i singoli consiglieri esercitano un’azione di indirizzo politico nei confronti dell’amministrazione comunale. In questo caso tuttavia il dispositivo della mozione presentato dai gruppi di minoranza ha anche un impatto diretto e concreto sul bilancio comunale e, se non si vuole avere un approccio demagogico, la proposta avanzata merita un necessario e dovuto approfondimento. Dare un indirizzo sul bilancio dell’Ente, proponendo di destinare a specifiche finalità delle somme che vengono già impegnate su altri capitoli di spesa, è l’azione che il consiglio comunale e i singoli consiglieri possono esercitare attraverso gli emendamenti al bilancio. Nello specifico i proventi dell’aggio ambientale sono parte integrante del bilancio dell’Ente e, come abbiamo spiegato al Consiglio, vengono utilizzati secondo le finalità indicate dalla legge che prevede, oltre alle agevolazioni tariffarie, anche la dotazione di servizi nelle aree interessate“.
“L’amministrazione comunale in questi cinque anni alla guida della città – prosegue – ha fatto una scelta precisa, non aumentare alle famiglie i costi dei servizi a domanda individuale malgrado gli aumenti del costo dei servizi stessi e le situazioni contingenti che hanno inciso sul bilancio dell’Ente, a partire dai rincari dell’energia e delle materie prime. Una scelta che abbiamo ribadito anche nel bilancio di previsione 2025 che nei prossimi giorni, prima della discussione in consiglio comunale, parteciperemo con le associazioni di categoria e i sindacati.
In particolare, per quanto riguarda il servizio di mensa scolastica, ci troviamo nella condizione in cui i proventi previsti dai buoni pasto coprono solo il 67% dei costi da sostenere, circa 915mila euro nel 2025. Sullo sbilancio di circa 300mila euro ha inciso quest’anno anche l’aumento dei costi per il rinnovo del contratto del personale, circa 130mila euro, che abbiamo coperto con l’estinzione anticipata dei mutui.
Il resto va coperto con altre risorse di bilancio se non si vogliono aumentare i buoni pasto alle famiglie. Per quanto riguarda il servizio di trasporto scolastico, la copertura proventi/costi scende addirittura a poco più del 16%, ovvero 67mila euro di incassi dalle rette a fronte di oltre 400mila euro di spese. Dall’aggio ambientale il Comune di Orvieto incassa circa 550mila euro. Rispetto a un piano economico finanziario per la gestione dei rifiuti che prevede costi per 5.3 milioni di euro, impiegarlo interamente per l’abbattimento delle tariffe significherebbe avere una riduzione delle bollette per i cittadini di circa il 10%. Nel bilancio 2025 quella stessa cifra ci consente invece di coprire interamente le spese per mensa e trasporto scolastico. Diversamente dovremmo aumentare di circa il 30% i buoni pasto e del 600% le rette per gli scuolabus“.
“Questa è stata la nostra scelta – conclude l’assessore al Bilancio – non pesare sulle tasche delle famiglie. Altre scelte alternative, del tutto legittime, vanno sostanziate concretamente e sostenute tenendo conto degli equilibri di un bilancio che sconta i costi dell’energia e dei carburanti che non diminuiscono, i tassi di interesse dei mutui ancora alti, gli aumenti dei costi del personale per i servizi esterni, non solo sulle mense ma anche sugli asili nido, e i tagli dei trasferimenti statali. Questo se si vuole avere un atteggiamento costruttivo e non fare demagogia con mozioni che diversamente rischiano di rimanere fini a se stesse”.