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Home Economia

L’architettura sostenibile: l’impatto economico e ambientale delle case in legno

Redazione by Redazione
23 Dicembre 2024
in Economia, Archivio notizie
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Si pubblica di seguito l’intervista fatta a Fabrizio Silvi, titolare dell’azienda Fass 2001, specializzata nella costruzione di case in legno, pubblicata sul quotidiano La Nazione a firma di Claudio Lattanzi:

Fondata nel 2001, Fass2001 di Fabrizio Silvi con sede in Località Torraccia nel Comune di Castel Giorgio (Tr), si è rapidamente affermata nel settore delle costruzioni in legno. Con oltre vent’anni di esperienza nella produzione di carpenteria in legno per l’edilizia, l’azienda ha scelto ormai da più di un decennio di intraprendere anche la costruzione di abitazioni in legno abbracciando una visione innovativa e rispettosa dell’ambiente, in linea con l’attuale tendenza del mercato immobiliare verso materiali ecologici e tecniche costruttive che riducono l’impatto ambientale. Con un occhio attento alla qualità, garantita anche dalle certificazioni che l’azienda possiede, Fass2001 assicura un prodotto che unisce sostenibilità e risparmio economico. Proprio per questo motivo Fass2001 può sottoporre, a richiesta, i propri edifici al Blower Door Test, una verifica che consente di ottimizzare l’efficienza degli impianti di riscaldamento e raffrescamento riducendo così il consumo energetico complessivo dell’edificio.

La visione aziendale

Quali sono state le motivazioni principali che vi hanno spinto verso la costruzione di case in legno?
La decisione di intraprendere la costruzione di case in legno è nata dalla nostra convinzione che il futuro dell’edilizia risieda nella sostenibilità. Il legno è un materiale naturale, rinnovabile e capace di ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle costruzioni rispetto ai materiali tradizionali come cemento e acciaio. Basti pensare alla differenza di emissione di CO2 fra la produzione dell’acciaio e del calcestruzzo rispetto all’estrazione del legname e alla sua lavorazione. Le prime due sono produzioni sicuramente energivore, al contrario della crescita delle piante che invece assorbono CO2 durante il loro ciclo vitale.

Come si inserisce la vostra attività nel contesto attuale del mercato immobiliare?
Il mercato immobiliare sta evolvendo in direzione di una maggiore consapevolezza ambientale. Le persone non cercano solo una casa esteticamente gradevole, ma vogliono anche ridurre la propria impronta ecologica. Il nostro modello di business si basa proprio su questa esigenza crescente, fornendo soluzioni che non solo rispondono alle normative in materia di efficienza energetica, ma che vanno oltre, offrendo un’abitazione sostenibile nel suo intero ciclo di vita.Vantaggi economici e competitività

Costruire una casa in legno è economicamente vantaggioso rispetto ai metodi tradizionali? Se sì, in che modo?
Sicuramente si. Un’abitazione in legno a pari coefficiente energetico invernale e sfasamento termico estivo, costa circa un 20% in meno rispetto alle costruzioni tradizionali. Questa differenza è data in primo luogo dalla velocità di costruzione: per realizzare un’abitazione in legno occorrono, dalla progettazione alla realizzazione circa 6-12 mesi, tempi estremamente ridotti rispetto alle costruzioni tradizionali che si traduce in costi di gestione di cantiere sicuramente più bassi. Sostenibilità ambientale, efficienza energetica e velocità di costruzione, senza compromettere la flessibilità di design sono tutti aspetti che otteniamo utilizzando esclusivamente fibre naturali quali fibre di legno, lana di roccia e sughero.

Perché utilizzate solo fibre naturali e quali vantaggi ci sono per chi sceglie una casa in legno in termini di costi a lungo termine, come manutenzione, efficienza energetica e durata?
E’ stata fatta la scelta di utilizzare solo fibre naturali per due motivi ben precisi. Innanzitutto perché sono materiali che hanno un consumo energetico di CO2 in fase di produzione, quindi non inquinano. Poi assicurano un ottimo confort abitativo nei due periodi dell’anno più difficili quali l’inverno e l’estate. Assicurano infatti un’ottima traspirabilità all’edificio riducendo al minimo il rischio di condensa interstiziale.
Condensa interstiziale e sfasamento termico sono i due aspetti principali che migliorano il benessere abitativo nel periodo invernale e estivo e, difficilmente, riescono ad essere soddisfatti con l’utilizzo di materiali di sintesi quali XPS-EPS, ecc … Il risparmio energetico così può arrivare fino al 50% rispetto alle costruzioni tradizionali. Oltre ad una maggiore efficienza energetica gli altri vantaggi di un’abitazione di legno sono: i tempi ristretti di costruzione, come già detto, la certezza dei costi, la facilità di intervento successiva e sicuramente una maggiore sicurezza in caso di sisma.

Sostenibilità e innovazione

Come affrontate le preoccupazioni legate alla durabilità e alla sicurezza delle case in legno, specialmente in aree sismiche o con condizioni climatiche avverse?
Le case in legno sono naturalmente resistenti ai terremoti grazie alla loro leggerezza e flessibilità strutturale. In merito a questo il CNR-IVALSA di Sesto Fiorentino ha condotto nei primi anni del 2000 un progetto, denominato SOFIE, con il quale sono stati effettuati dei test sismici su edifici realizzati con diverse tipologie di costruzione sulla più grande piattaforma vibrante del mondo che si trova a Miki, vicino a Kobe in Giappone dove si è verificato nel 1995 il più grande terremoto distruttivo della storia.
Gli edifici sono stati sottoposti alla stessa intensità di questo terremoto ed è stato possibile osservare il loro diverso comportamento. L’edificio in legno, di ben sette piani, pur oscillando di oltre 50 cm dall’asse neutro, ha riportato solo lievi danni da rifollamento nelle connessioni metalliche alla base. Danni che sono stati riparati cambiando semplicemente la posizione delle connessioni di pochi centimetri. L’edificio in CLS armato non è stato oggetto di crollo, quindi eventuali vite umane presenti sarebbero state salve, ma è risultato alla fine dell’esperimento inagibile, quindi da demolire. La costruzione in pietra invece è crollata.
Le nostre case in legno inoltre, proprio grazie all’utilizzo di materiali naturali con un lambda e un coefficiente di isolamento alto, sono anche progettate per resistere agli attuali cambiamenti climatici, garantendo comfort e sicurezza in ogni condizione. Riguardo la durabilità, su questo ci sono tanti esempi di costruzioni in legno che durano nei secoli, basti pensare alle stavkirker norvegesi, la più antica delle quali, quella di Urnes, risale al 1130 d.C o ai templi buddisti giapponesi che si sono diffusi a partire dal periodo Hakuho e cioè dal 645 d. C.

Prospettive di mercato e crescita

Il mercato delle costruzioni in legno è in crescita. Quali opportunità vedete per espandere ulteriormente la vostra azienda a livello nazionale o internazionale?
Siamo costantemente alla ricerca di partnership strategiche con architetti e imprese edili per espandere la nostra rete di distribuzione.

Come gestite la concorrenza in un settore che sta diventando sempre più competitivo?
Anche se la nostra azienda è una piccola realtà artigianale, vogliamo distinguerci innanzitutto per un rapporto con il cliente che sia diretto e volto a cercare di capire e realizzare le sue aspettative e i suoi progetti: non vogliamo vendere al cliente niente di standardizzato, nessun pacchetto ma solo aiutarlo a definire un progetto personalizzato. Inoltre vogliamo continuare a puntare sull’uso di fibre naturali e possibilmente sull’utilizzo di legname e materiali a km zero, magari coinvolgendo nel nostro lavoro le tante realtà artigianali che ci sono nel nostro territorio.

Cosa state facendo per affrontare le attuali sfide economiche, come l’aumento dei costi delle materie prime e i ritardi nella catena di approvvigionamento?
Abbiamo stretto relazioni solide con i nostri fornitori, garantendoci l’accesso a materiali di alta qualità a prezzi competitivi. Inoltre, grazie alla nostra capacità di assemblaggio in loco, siamo riusciti a ridurre i tempi di costruzione e a ottimizzare la logistica, mitigando gli impatti delle difficoltà di approvvigionamento.

Futuro e innovazione nel settore delle costruzioni in legno

Guardando al futuro, quali sono le principali sfide e opportunità che vedete per il settore delle costruzioni in legno nei prossimi 5-10 anni?
Le principali sfide saranno legate alla gestione delle risorse e alla necessità di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale delle costruzioni. Tuttavia, vediamo enormi opportunità nell’espansione delle costruzioni sostenibili e nella crescente domanda di abitazioni green. Siamo convinti che le costruzioni in legno giocheranno un ruolo centrale nel futuro dell’edilizia. Va proprio verso questa direzione la recente approvazione della direttiva “Case Green” con l’obiettivo ambizioso di ridurre le emissioni di CO2 e il consumo energetico entro il 2030, avvicinandoci sempre di più alla tanto auspicata neutralità climatica entro il 2050.
Per questo ci impegniamo giornalmente per promuovere una cultura della sostenibilità e della responsabilità sociale, del costruire con fibre naturali e materiali a km 0, in modo che anche le comunità locali abbiano una ricaduta economica e possibilità di sviluppo dal nostro lavoro.
Guardando al futuro, quindi, il nostro impegno verso la neutralità climatica entro il 2050 si rafforza con l’approvazione di questa direttiva. Ogni passo verso una maggiore sostenibilità nel settore edilizio ci avvicina sempre di più al nostro obiettivo comune di preservare il pianeta per le generazioni future.

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