Giovedì 7 novembre è iniziata a crollare la costa calcarea di Strada Fontana del Leone, studiata dalle Università in quanto testimonianza delle origini di formazione della Rupe di Orvieto, a pochi metri dalla storica Fontana. I distacchi importanti hanno provocato la chiusura della strada.
Nessuna notizia ai residenti rispetto i tempi di intervento per il ripristino della sicurezza dell’area. Si potrebbe dire facilmente che lo avevamo denunciato, ma non basta. Il totale abbandono delle pendici della rupe alla vegetazione spontanea , ai cinghiali e altri animali selvatici ha indebolito la sua fragile struttura.
Nulla è rimasto degli importanti interventi della legge speciale che tanto hanno modificato strutturalmente Orvieto e la sua immagine internazionale. Già è stato scritto riguardo la dismissione dei sistemi di controlli con piezometri ed inclinometri che mettono in pericolo il masso tufaceo.
La risposta dell’assessore Piergiorgio Pizzo ad un’interrogazione della minoranza in Consiglio Comunale ci dice che ora, dopo la una denuncia pubblica, verrà ripristinato il sistema dei controlli e che gli abitanti negli anni hanno solo chiesto la pulizia delle cunette e il taglio dell’erba. Falso.
Da anni gli affioramenti di acqua a 10 metri dal fronte di frana del Fosso della Civetta sono stati segnalati non come manutenzione, ma come preoccupante movimento del terreno. Alcune abitazioni sono sul fronte di frana. Chi pagherà per tanta superficialità, trascuratezza e poca visione del futuro e di quello che significa governare una città e un territorio? Quanto ci costerà a tutti in termini economici?
E’ ora che la coscienza civile di tutti riporti nell’agenda politica locale, regionale e nazionale il tema della messa in sicurezza di Orvieto patrimonio non solo dei suoi abitanti ma dei cittadini italiani. Siamo fiduciosi nel lavoro della Magistratura, che dal 3.5.2024 è stata investita di una denuncia in merito allo stato di abbandono delle pendici della Rupe.
I cittadini
Luisa Basili, Adelio Morelli, Francesco Pacelli, Roberto Morino, Pietro Barloscio, Leonarda Bambini, Pietro Carfì, Antonino Guliano, Daniela Belfiore, Davide Proietti, Mauro Proietti, Francesco Proietti, Maria Rita Paggio, Anna Maria Perni, Massimo Baglioni, Sara Baglioni, Clara Rosati, Vittorio Rotili, Andrea e Giuliana Mori.