Nell’ambito delle attività che cerchiamo di svolgere con una certa continuità, dentro e fuori il Consiglio Comunale, visto il ruolo che ci è stato affidato nelle scorse elezioni comunali da una cospicua quota parte di poranesi, già da qualche tempo avevamo alcune considerazioni da fare sull’operato della Giunta Conticelli-Bonino-Marinelli, ma abbiamo volutamente atteso l’esito delle Elezioni Regionali, per due buone ragioni:
la prima è che il nostro Gruppo Consiliare, non era direttamente coinvolto in nessuna delle liste presentate e non abbiamo espresso sostegno esplicito per nessuno/a dei candidato/a in particolare;
la seconda, è che il Sindaco di Porano era invece direttamente coinvolto, quale candidato Consigliere Regionale, per una lista che si autodefiniva di “moderati” ma che poi, per abitudine del cosiddetto “centro-destra”, se fossero arrivati anche i voti dell’estrema destra (come accade per le Elezioni Comunali a Porano da 15 anni a questa parte) il Sindaco, pur di essere eletto o di portare il suo contributo alla sua parte politica, non li avrebbe certo disdegnati.
Il primo dato che dovrebbe colpire, soprattutto i candidati, sia eletti che non eletti, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, è quello dell’enorme numero di persone che non è andato a votare, mediamente circa il 50% degli aventi diritto; nel 2019 erano andati a votare oltre il 60% degli umbri, e la nostra Regione, storicamente, non è mai stata una terra “apatica”, anzi, pur essendo una piccola realtà, seppure sempre meno popolosa e sempre più anziana, conserva ancora una certa vitalità, nonostante tutto anche dal punto di vista politico. Scriviamo in ogni caso, con piacere e scanso di equivoci, che noi invece a votare ci siamo andati, e abbiamo dato il nostro contributo affinché le destre non fossero più al governo dell’Umbria.
Diversamente, se da un lato abbiamo potuto constatare come il dato dell’enorme astensionismo non sia tra le principali dichiarazioni né dei “vincitori”, né degli “sconfitti”, dall’altro registriamo anche l’amaro risveglio per il primo cittadino di Porano, che nel Comune dove amministra ha raccolto 58 misere preferenze, e la sua lista ha complessivamente raccolto soltanto 72 voti. Decisamente pochi, soprattutto se rapportati con la sua netta vittoria alle elezioni comunali della scorsa primavera (62% dei consensi), e vista la sua campagna elettorale per le Elezioni Regionali, durante la quale – bontà sua – ha richiamato a più riprese i suoi (presunti) legami con le persone, con il territorio ed evidentemente, dal suo punto di vista, quello che egli ritiene un “buon lavoro” svolto da amministratore (?!)
Il risultato delle urne, fatto di numeri e come tale sempre incontestabile, dimostra nel caso specifico quanto andiamo sostenendo da almeno 5-6 anni a questa parte, ovvero che il Sindaco, che Porano lo frequenta poco, magari per eventi “mondani” o per cerimonie pubbliche tutte apparenza e niente sostanza alle quali partecipano ormai soltanto i “precettati”, vive nel suo mondo “fatato” ma stavolta deve aver fatto decisamente male i suoi conti, tanto che i poranesi lo hanno sonoramente bocciato.
Lui però, continua a far finta di niente, ed anzi nelle sue prime dichiarazioni sui social, addirittura manifesta soddisfazione per la percentuale (circa il 9%) raggiunta a Porano dalla sua lista, e che a livello regionale non è andata oltre il 3%. Cosa sarà successo in soli 5 mesi, da Giugno ad oggi, visto il tracollo dei consensi delle destre poranesi, mantenuti di poco col segno + nella sezione 1, ma addirittura ribaltati, di molto, nella sezione 2, a favore del cosiddetto “centro-sinistra”? Eppure anche stavolta hanno potuto contare sul sostegno della nuova fida Assessora Marinelli, che a Giugno scorso ne determinò la vittoria alle comunali.
Dal nostro punto di vista, quanto accade è la dimostrazione che al Sindaco e alla sua Giunta dei problemi di Porano e dei poranesi interessa poco o niente, sacrificati sull’altare dei tentativi di carrierismo politico (del primo cittadino) oggettivamente già “rispediti al mittente”, e di quell’inutile, talvolta manifesta e talvolta latente, soddisfazione dei suoi Assessori nell’occupare qualche posto di potere locale (poco potere e molto locale), senza progettualità e senza avere competenze specifiche.
In questa fase, il nostro auspicio è che i cittadini di Porano di oggi, che per composizione sociale e provenienze sono molto diversi dai poranesi di 15 o 20 anni fa, abbiano finalmente iniziato ad aprire gli occhi e a farsi una concreta opinione – vivendo magari tutti i giorni il territorio, il paese, le strade e i servizi – di quale sia il “modello Porano” che il Sindaco avrebbe voluto portare in Regione e che per fortuna abbiamo scampato. Un modello “tipico” delle peggiori destre, che da oltre 15 anni a questa parte ha svuotato un ente (il Comune di Porano) della sua funzione pubblica, appaltando tutto l’appaltabile a ditte esterne, a danno delle tasche dei poranesi, o sottraendo a quest’ultimi interi settori di proprietà pubblica (vedi impianti sportivi); e che nella scorsa campagna elettorale per le comunali annunciava in pompa magna di aver risanato il bilancio con decenni di anticipo, salvo poi approvare tra i primi atti della “nuova” amministrazione un aumento delle tariffe dell’asilo nido di ben 50 euro al mese in vigore dal 1 gennaio 2025.
In tutto questo, lo scempio edilizio ed ambientale del cantiere dell’ex “orto del prete” e ancora lì, a deturpare il paesaggio e il centro storico, da oltre 10 anni, nonostante l’acquisto da parte di un privato (a più riprese felicitato dall’amministrazione comunale) che procede con estrema (e purtroppo legittima) lentezza, nel completamento delle opere. Giova forse ricordare, ancora oggi, che nella precedente consiliatura, il sottoscritto Consigliere, allora capogruppo di “Alternativa per Porano” propose al Comune di acquistare l’area (nel frattempo andata all’asta) e di reperire appena possibile le risorse economiche necessarie alla riqualificazione, magari dai bandi regionali o ministeriali; la mia mozione però ottenne soltanto la bocciatura della maggioranza del Sindaco Conticelli, e l’astensione delle allora Consigliere di minoranza Breccia e Marinelli.
Quale sia il “livello” dei servizi offerti dall’attuale amministrazione comunale di Porano, chiunque lo può verificare facilmente frequentando le porzioni di paese “vecchie” e “nuove” e il territorio in generale. In questa sede, ci limitiamo stavolta a condividere una piccola galleria fotografica dello stato di “salute” e di “manutenzione” del centro storico e dei marciapiedi di zone tutt’altro che periferiche (con il dovuto rispetto per tutte le periferie). Per chi vorrà, in archivio abbiamo molto altro materiale e documentazione.
Le immagini sono state scattate tra il 20 ottobre e il 15 novembre, e anche ammesso che nel frattempo siano sopraggiunti interventi del personale dedicato (del quale salviamo sempre e quantomeno il lodevole impegno), invitiamo i cittadini a passeggiare periodicamente per Porano, in qualsiasi stagione, e a verificare loro stessi quale sia l’inadeguatezza di un modello gestionale estremamente costoso per la collettività, mal guidato e mal coordinato da chi amministra, che non riesce a rendere efficienti nemmeno i servizi ordinari.
Di sicuro, è pur difficile pretendere qualcosa di diverso da un’amministrazione che ha letteralmente ignorato, senza mai rispondere, nemmeno informalmente, la richiesta che come gruppi di opposizione (“Porano, Territorio, Comunità” e “Uniti per Porano”) abbiamo presentato lo scorso 12 settembre, per lo svolgimento di un Consiglio Comunale aperto sui temi della Sanità e dell’Ospedale di Orvieto.
Persino l’amministrazione comunale di Orvieto e la sua Sindaca (dalla quale il Sindaco di Porano “dipende”), pressati dalle impellenti problematiche dei cittadini in tema sanitario e sociale, e dalla rimostranze dei gruppi di opposizione, hanno dovuto cedere alla costituzione di una Commissione speciale sui temi in questione; a Porano, diversamente, il Sindaco e la sua fedele Giunta non “concedono” nemmeno che se ne possa parlare apertamente per far intervenire la cittadinanza in assemblea. Anzi, nemmeno rispondono. Semplicemente, non ne vogliono parlare e si arrogano il diritto di togliere la parola ai cittadini.
Sarebbe forse difficile, per loro, giustificare l’ulteriore sostegno alla sanità privata in Umbria avvenuta sotto l’amministrazione delle destre negli ultimi 5 anni; e nel frattempo, del già “efficientissimo” Assessore Regionale alla Sanità Coletto, leghista venuto dal Veneto, (tanto ringraziato dall’amministrazione comunale di Porano in tempi di Covid ma nessuno ha capito ancora perché), si sono perse le tracce.
Ai cittadini umbri, e quindi anche di Porano, rimangono i cocci e le prestazioni sanitarie del servizio pubblico, che qualsiasi indicatore statistico, serio e non di parte, valuta ancora oggi in modo profondamente negativo ed estremamente in ritardo. Forse che la perenne propaganda delle destre è giunta finalmente al capolinea?
Noi lo speriamo vivamente e nostro compito era e sarà quello di verificare l’operato della Giunta comunale e nel contempo proporre alternative valide. Lo abbiamo già fatto in questi primi mesi, ma chi amministra ha ancora una volta svilito e “annacquato” le nostre proposte, facendole perdere per ora nei meandri degli uffici, salvo però, alla zitta per non darci soddisfazione, accoglierne qualcuna facendo finta che sia stato merito loro. Ne riparleremo.
Mirko Pacioni
Gruppo Consiliare “Porano, Territorio, Comunità”