ORVIETO – Una panchina rossa dedicata a Rosalba Politi e Cinzia Carletti nel Giardino della Gentilezza in Piazza Angelo da Orvieto. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la città di Orvieto ricorda le due donne, madre e figlia, vittime di femminicidio esattamente cinque anni fa, nella notte tra il 13 e 14 novembre 2019.
“In questi anni – spiega l’assessore alle Pari opportunità e alla Gentilezza, Alda Coppola – la panchina rossa è diventata un potente simbolo per il suo colore che richiama l’urgenza di fermare il dramma del femminicidio, le vite spezzate e il dolore delle famiglie. Ma oggi, scegliendo di posizionarla nel Giardino della Gentilezza per ricordare due nostre concittadine, vorremmo legarla anche a un messaggio di speranza.
Gentilezza e memoria – afferma – sono le parole chiave. La memoria è ciò che ci spinge a non dimenticare queste vite e quelle di tante altre donne, ricordarle per trasformare il dolore in impegno, per educare le nuove generazioni e costruire una comunità che non tolleri alcuna forma di violenza. Gentilezza significa invece rispetto, cura e la capacità di vedere l’altro come qualcuno degno di amore e considerazione. E anche attraverso la gentilezza possiamo coltivare relazioni sane, basate sull’uguaglianza e sulla reciproca dignità. Questo luogo, poi, assume un valore ancora più significativo, perché Rosalba e Cinzia abitavano a pochi passi da questo giardino, lo avranno attraversato più volte e magari avranno passato qui momenti di spensieratezza”.
“Questa panchina – commenta il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – non è soltanto un simbolo, ma anche un invito a fermarsi e a riflettere. La violenza sulle donne non è mai solo un fatto privato, è una ferita collettiva, un fallimento che riguarda tutta la società. Vorremmo che questa panchina ci ricordasse che la violenza nasce spesso dal silenzio e dall’indifferenza anche verso piccoli gesti o parole che appaiono insignificanti ma che invece nascondono le radici di un male più grande. Vorremmo che chi si siederà qui possa non solo ricordare queste due vite spezzate ma anche chiedersi cosa possa fare per cambiare le cose.
Perché il cambiamento parte nelle case, nei luoghi di lavoro, dalle nostre scuole. Parte dalle parole che usiamo, dai modelli che proponiamo, dal rifiuto della violenza in ogni sua forma, anche quella sottile, nascosta, che troppo spesso viene ignorata o giustificata. Ricordiamo così Rosalba e Cinzia, vittime innocenti di una tragedia che scosse la nostra comunità nel profondo, con il dolore ma anche con l’impegno comune affinché non si ripetano mai più episodi simili”.
La panchina rossa nel Giardino della Gentilezza sarà inaugurata venerdì 29 novembre alle 10 mentre per tutta la settimana il Palazzo comunale sarà illuminato di rosso per sensibilizzare l’impegno di tutti contro la violenza sulle donne. La Giornata del 25 novembre è inoltre l’occasione per fare il punto sui progetti del Comune di Orvieto nel contrasto alla violenza di genere come capofila della Rete territoriale interistituzionale di della Zona sociale n.12 formata dalla Usl Umbria 2, dall’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, dal Commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto, i Carabinieri di Orvieto, il Centro per le pari opportunità della Regione Umbria e l’associazione “L’Albero di Antonia” che gestisce il Centro Antiviolenza di Orvieto.
A novembre 2024 sono 44 le donne che sono state accolte dal Centro e la casa d’emergenza a indirizzo segreto ha ospitato 4 donne con relativi figli per lunghi periodi, in totale 7 mesi e mezzo. Nel 2024 il Comune di Orvieto, come capofila della Zona sociale n.12, ha ricevuto dalla Regione Umbria 105.812 euro a cui si sono aggiunti circa 15mila euro di cofinanziamento da parte dei Comuni. I fondi, complessivamente, oltre 120mila euro, sono stati utilizzati non solo per la gestione e le attività del Centro anti violenza e per i servizi di ospitalità residenziale nella Casa di rifugio, ma anche per i programmi di empowerment e di sostegno all’autonomia delle donne e per iniziative di prevenzione e contrasto agli stereotipi di genere e della violenza contro le donne rivolte alle scuole.