Ha per oggetto i lavori al Centro Sociale Ancescao l’interrogazione che la consigliera Cristina Croce ha inviato al presidente del consiglio comunale Stefano Olimpieri e al sindaco Roberta Tardani. In particolare la consigliera chiede all’amministrazione “perchè non si siano ancora individuati spazi alternativi temporanei, per garantire la continuità delle attività sociali e sportive, tutelando al contempo gli interessi e le esigenze dei residenti”. L’interrogazione fa seguito alla lettera che alcune settimane fa alcuni residenti avevano scritto e inviato al primo cittadino in cui, appunto, chiedevano “di individuare un posto sostitutivo temporaneo dove ritrovarsi”.
Premesso che:
- Nel mese di maggio 2021, l’amministrazione ha stanziato 5 milioni di euro, in gran parte finanziati attraverso il PNRR, per il rifacimento della struttura della ex scuola media di Orvieto Scalo, destinandola a centro per le politiche sociali e della famiglia.
- Il Centro Sociale Ancescao, attivo da oltre 25 anni, ha rappresentato un importante punto di riferimento per l’aggregazione e la socializzazione di famiglie, giovani, anziani e bambini nel quartiere.
- La struttura era condivisa da diverse associazioni e fruita da molti cittadini, svolgendo un ruolo cruciale per la socialità e l’integrazione anche delle varie etnie presenti nel quartiere.
- Le iniziative promosse dalle diverse organizzazioni sono state considerate dalla comunità un contributo fondamentale alla coesione sociale e alla valorizzazione del tessuto culturale e sociale locale.
- Nel maggio 2022, residenti e ragazzi del quartiere hanno avviato una raccolta firme per proporre modifiche al progetto di riqualificazione, richiedendo la riqualificazione dell’area verde, il potenziamento dell’impiantistica sportiva e la creazione di spazi per la socializzazione, come una sala multimediale, un salone polifunzionale, una ludoteca e un punto ristoro.
- Da una lettera aperta, pubblicata dalla stampa locale e firmata da alcuni cittadini dello Scalo, si è appreso che di recente l’amministrazione Tardani ha comunicato l’interdizione di parte dell’area in vista dell’inizio dei lavori, suscitando preoccupazione tra i residenti per la mancanza di un luogo alternativo dove continuare le attività, essenziali per la comunità.
- L’assenza di un’alternativa adeguata durante il periodo dei lavori, che si ipotizza durerà almeno altri due anni, solleva diverse problematiche. In primo luogo, le attività quotidiane rischiano di interrompersi, privando i residenti di opportunità di socializzazione e di partecipazione attiva alla vita del quartiere, con il rischio a lungo termine di aumentare il senso di isolamento e diminuire l’impegno civico, già fragile in questa comunità.
- In secondo luogo, senza uno spazio alternativo, le organizzazioni locali e i gruppi di volontariato potrebbero incontrare difficoltà a continuare il loro operato. Le attività di supporto, come le iniziative dedicate a giovani, bambini e cittadini più vulnerabili, potrebbero subire un arresto, con potenziali conseguenze negative per il benessere generale della comunità.
Ritenuto che:
- È essenziale garantire la continuità delle attività sociali e ricreative per il benessere della comunità e per il supporto delle dinamiche di integrazione e socializzazione, specialmente in un contesto significativo per i cittadini di Orvieto Scalo.
- È cruciale coinvolgere attivamente i giovani nella riqualificazione e valorizzazione del loro ambiente, affinché possano diventare protagonisti della costruzione di un futuro migliore per la comunità.
Considerato che:
- È fondamentale che l’amministrazione Tardani individui quanto prima spazi alternativi temporanei, che avrebbero dovuto essere oggetto di preventiva valutazione, per garantire la continuità delle attività sociali e sportive, tutelando al contempo gli interessi e le esigenze dei residenti.
- Nonostante l’amministrazione sia stata sollecitata tramite PEC, con tempi utili per valutare una soluzione alternativa, a oggi non sono pervenute risposte, alimentando un clima di incertezza e preoccupazione tra i cittadini.
Chiede:
- Se l’amministrazione ha recepito le richieste avanzate dai giovani residenti e se intende includere nel progetto di riqualificazione almeno alcuni dei punti ritenuti fondamentali dalla comunità locale, come la riqualificazione della zona verde, il potenziamento dell’impiantistica sportiva e la creazione di spazi per la socializzazione.
- Se l’amministrazione ha in programma di mettere a disposizione dell’Ancescao e delle altre organizzazioni una struttura provvisoria, per garantire la continuazione delle attività ricreative e socio-culturali, come richiesto da soci e residenti, evitando così un grave disservizio e garantendo il supporto alle dinamiche di integrazione e socializzazione, specialmente per i giovani del quartiere.
- Quali siano le motivazioni per la mancanza di risposta dell’amministrazione alle richieste inoltrate tramite PEC dai soci Ancescao e da numerosi cittadini, considerando il ruolo vitale che questo punto di presidio associativo riveste nella prevenzione del degrado e nel mantenimento della socialità nel quartiere.