Philippe Fretz è un pittore svizzero che vive a Ginevra. Il suo percorso è saturo di immagini che riflettono letture profonde di testi come la Divina Commedia e, per questa esposizione, il Libro dell’Apocalisse (ultimo libro della Bibbia) dal Nuovo Testamento. Dal 2007 Philippe ha insegnato in più occasioni come professore al Gordon College di Orvieto, dove il suo Corso di Pittura narrativa ad olio consente agli studenti di confrontarsi su certi testi e di entrare in conversazione anche con la storia locale e con l’iconografia specifica di Orvieto. Nel suo Corso di pittura gli allievi si cimentano nel rappresentare luoghi sia interiori che esteriori della memoria e nel collocare la figura all’interno di contesti sia reali che immaginari.
Con riguardo alla mostra “Apocalypse”, Philippe ha letto e disegnato in modo estemporaneo il Libro dell’Apocalisse ogni mattina per diversi mesi, come forma di ricerca sistematica e di meditazione profonda sull’argomento. Dopo aver trascorso sette anni a leggere e illustrare la Divina Commedia di Dante, la transizione è avvenuta senza soluzione di continuità. L’attenzione di Fretz sull’Apocalisse, che è una delle fonti di Dante, prosegue la sua esplorazione intorno a un simbolismo cristiano che non è avvolto in vesti antiche, ma che si fa presente nella raffigurazione della vita di oggi, negli abiti e negli oggetti del nostro quotidiano.
Con il suo approccio, Philippe trascrive il flusso visionario di immagini, man mano che emergono, piuttosto che produrre interpretazioni letterali del testo. È un metodo di sintesi, in cui l’immediatezza del disegno produce rappresentazioni e forme che scaturiscono da questo processo. Testo, immagine e immaginazione creano un dialogo e una tensione costante. “Apocalypse” è una sorgente visiva che suscita più domande che risposte, attraverso i 94 disegni a inchiostro su carta che la compongono. Rappresenta un percorso di profonda meditazione e sperimentazione, una modalità di lavoro che richiama il processo della preghiera. Come la preghiera, infatti, è un’espressione di desiderio inequivocabile, spontanea e sincera in mezzo alle circostanze concorrenti e misteriose della vita.
Le immagini, i colori e le forme di Fretz vibreranno con le note, gli standard e le improvvisazioni musicali del trio jazz composto da Gabriele Tardiolo (chitarra), Steve Kaye (contrabbasso) e Marco Cocchieri (sax) che animeranno il vernissage di “Apocalypse” presso la Galleria GIO, al civico 411 di Corso Cavour, accompagnato da un arte-aperitivo gentilmente offerto dal Gordon College. L’appuntamento è per venerdì 29 novembre alle 18.30. La mostra rimarrà aperta fino a mercoledì 15 gennaio 2025.