C’era un tempo in cui la parola “Politica” aveva un significato nobile, degno di profonda stima e rispetto da parte di tutti, perché era inteso come un interesse verso la collettività, verso il bene comune. Nel tempo attuale, invece, i cittadini che hanno a cuore i problemi della salute pubblica del territorio in cui vivono e che hanno scelto di occuparsene attivamente in prima persona ed in maniera organizzata, vengono tacciati di dilettantismo e di creare allarmismi inutili perché le loro attività non si svolgono “nei luoghi istituzionali”, come ricordato dal sindaco di Orvieto nel Consiglio Comunale di lunedì 30 settembre.
O tempora, o mores!
Come se fosse il luogo in cui viene fatta Politica a dare valore alle tematiche e concretezza alle soluzioni. Una concretezza che come Comitato Orvietano per la Salute Pubblica abbiamo cercato di dimostrare attraverso il livello degli approfondimenti e dei confronti proposti alla cittadinanza, una concretezza che è stata avvalorata dal sostegno dei quasi 6.000 cittadini che hanno firmato la petizione popolare in tantissimi comuni della provincia di Terni e di Viterbo (tra i quali molti sindaci di un’area vasta fino a Bolsena). E pensare che se ci fosse stato un assessore alla Sanità per il Comune di Orvieto (figura ricoperta direttamente dalla nostra prima cittadina ormai da oltre cinque anni) forse questi cittadini avrebbero potuto rivolgere le loro preoccupazioni direttamente a lui.
Invece si sono dovuti attendere quattro mesi dalle Elezioni perché venisse istituita una Commissione Consiliare Permanente per la Sanità ed il Sociale, uno strumento istituzionale che speriamo non si riveli una mera mossa pre-elettorale e che possa invece rappresentare un momento di confronto ed elaborazione in grado di attingere a tutte le capacità e le proposte che il tessuto sociale cittadino, con le sue varie realtà organizzate, è in grado di offrire. Se così sarà, il Cosp. è pronto a mettere a disposizione le proprie competenze professionali in ambito socio-sanitario così come le proprie elaborazioni e considerazioni in materia di politiche sanitarie e sociali.
Ci auspichiamo che tra i primi punti all’attenzione della neonata commissione, ci sarà la discussione sull’annunciato ed “innovativo” progetto pilota che dovrà prevedere l’accorpamento delle direzioni tra Distretto Sanitario ed Ospedale, così da poter finalmente capire gli obiettivi, gli strumenti individuati per raggiungerli ed i vantaggi/svantaggi che si valuta verranno generati da questo nuovo assetto organizzativo. Speriamo che in quella sede si riusciranno ad ottenere informazioni anche sulle tempistiche previste da questo progetto, dato che nei giorni scorsi abbiamo appreso (tramite la Deliberazione della Regione Umbria n. 0001908 del 30/09/2024) il rinnovo dell’incarico del dottor Stefano Marchino come dirigente del Distretto Sanitario di Orvieto, cosa che porta a domandarci se tale “innovativa” progettualità non sia già stata archiviata.
Allo stesso modo, auspichiamo che la neonata Commissione si possa far carico del grido dei quasi 6.000 cittadini del territorio che ad oggi hanno firmato la petizione popolare per il mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto promossa dal Cosp. Una petizione nata dalla constatazione che, nonostante nel 2022 tutti i sindaci della Zona Sociale 12 avessero già espresso parere negativo alla proposta del Piano sanitario regionale, sull’argomento fosse sceso ormai un velo di silenzio. Una constatazione che evidenzia come la mancanza di una dialettica seria e chiara e nelle “sedi opportune”, abbia portato molti cittadini a tornare ad occuparsi della loro polis, di approfondire alcuni aspetti della realtà in cui vivono e di sentirsi in sostanza parte attiva, e non più solo passiva, di un processo democratico.
Come ribadito in ogni nostro presidio, il Piano sanitario regionale, pre-adottato ma non ancora licenziato, non fornisce informazioni precise sulle modalità con cui si arriverà all’accorpamento dei vari distretti oggi esistenti e non fornisce quindi rassicurazione alcuna su cosa succederà agli attuali presidi sanitari presenti sul territorio. I dati certi però sono che il nuovo Distretto Sanitario, in cui Orvieto sarebbe inserito, si troverebbe a gestire 223.813 abitanti anziché gli attuali 39.000 e che dovrebbe servire un territorio di 32 comuni anziché gli attuali 12, così articolati:
– 8 comuni dell’area sociale 10: Terni, Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini e Stroncone;
– 12 comuni dell’area sociale 11: Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Otricoli, Penna in Teverina
– 12 comuni dell’area sociale 12: Orvieto, Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Parrano, Porano
E sappiamo per certo anche che questa zona dell’Umbria è quella con il più alto indice di anziani di tutta l’Umbria (244,80%). Invitiamo dunque gli eventuali cittadini che vogliono comprendere meglio questa situazione e magari chiarire i propri dubbi, a venire lunedì 7 ottobre alle 21 alla prossima assemblea pubblica aperta a tutti, sempre al Bi.Pop. di Sferracavallo.
Ed è proprio per affrontare tematiche legate alla medicina territoriale ed alla salute pubblica che il Cosp invita tutti gli amministratori locali e la cittadinanza al confronto fra i candidati alla carica di presidenza della Regione Umbria sui temi della salute e della sanità pubblica, che si terrà venerdì 11 ottobre alle 21 nell’Atrio del Palazzo dei Sette di Orvieto.
Il dibattito sarà condotto da un moderatore imparziale e, per rispettare le regole della par condicio, verrà assegnato il medesimo tempo di risposta ad ogni candidato. In tale contesto, anche per ragioni di tempo, non saranno previsti repliche o interventi da parte del pubblico. Confidiamo in una partecipazione numerosa, per un evento che speriamo possa contribuire a riportare la salute pubblica al centro del dibattito politico della regione e del nostro territorio.
Comitato Orvietano per la Salute Pubblica