Dopo tutto quello che si ripete sullo sviluppo del Territorio, del futuro delle nostre città, risplende l’esempio di alcune Città italiane. È l’esperienza degli “Uffici Europa”, un servizio oggi quanto mai indispensabile, messo a disposizione dagli Enti locali per “lavorare bene con l’Europa”.
A partire dagli anni Novanta i primi Uffici hanno cominciato ad apparire nei Comuni italiani, contribuendo a far nascere la consapevolezza che una buona politica non s’improvvisa. La sfida è portare l’Europa anche ad Orvieto
inaugurando, come già si sta facendo in altre città italiane, un servizio di pubblica utilità, gestito da personale competente e altamente professionale, per avviare progetti europei e relazioni internazionali. Ecco la ricetta che le cosiddette ‘città intelligenti’ hanno già adottato da qualche tempo. L’Ufficio si pone l’obiettivo di aumentare la capacità del territorio, di attrarre risorse comunitarie facilitando l’accesso a finanziamenti e programmi europei. Esso si prefigge un ruolo cruciale nella promozione delle iniziative e azioni dell’Unione Europea a livello locale. Il suo impegno è mirato a rafforzare i collegamenti tra il Territorio e le altre regioni d’Europa, nonché con le istituzioni comunitarie riguardo alle opportunità offerte dai programmi europei.
Non solo informazione, dunque, ma un vero e proprio supporto alle Imprese della cultura e del turismo, uno strumento capace di tradurre le politiche europee in azioni concrete e vantaggiose per i Comuni. È un mondo, quello dell’Europa, che prima o poi dovremmo conoscere e confrontarci se non vogliamo abbandonare la Città a se stessa. Nessuna disposizione legislativa impone la presenza negli enti locali di un Ufficio Europa, o definisce in che cosa debba consistere, come debba configurarsi, quali funzioni possa svolgere e quali attività realizzare. La sua attivazione è il frutto di una scelta precisa di una pubblica amministrazione che sa che non può fare tutto da sola, ma ha bisogno di risorse economiche e competenze precise. L’Ufficio Europa è un’opportunità che può avvenire in maniera diversa a seconda del contesto politico e dei bisogni di un Territorio e, quindi, delle scelte che ogni singolo ente decide di compiere per il bene dei suoi cittadini. Ma come può una Città come Orvieto, con le sue risorse, con il Duomo e il Pozzo che meravigliosamente sono custodite in questo luogo, la Tuscia, pieno di storia e di fascino, non mettere in campo delle azioni in tal senso?
Avviare un Ufficio Europa è prima di tutto la volontà di un’Amministrazione che sa riconoscere l’importanza del processo d’integrazione europea e che crede nel sistema di valori di cui l’Unione europea è portatrice; ma soprattutto che rifugge da una visione chiusa e ristretta dell’agire politico e di governo, senza futuro, come sembra simbolicamente rappresentato in una stampa di Orvieto del 1600 dove appare il profeta Daniele imprigionato tra i leoni in una fossa. Piuttosto è aperta al dialogo, al confronto, alla collaborazione che sono animati sempre da spirito dinamico, creatività, apertura all’innovazione, capacità di dialogo e di relazione, mirando a un nuovo modello di ‘governace’ decisamente più adatto ai nostri tempi.