Si conclude domenica 13 ottobre la 24esima edizione di “Fai volare la Speranza”, manifestazione promossa da OCC Orvieto contro il Canco – ODV che, alle 17 nell’Atrio del Palazzo dei Sette di Orvieto, invita i cittadini all’incontro pubblico di presentazione del nuovo servizio di Estetica Oncologica istituito e sostenuto da OCC presso l’Ospedale “Santa Maria della Stella”, in collaborazione con APEO ed in convenzione con ASL Umbria 2. All’incontro, patrocinato dal Comune di Orvieto e da Europa Donna Italia. Interverranno: Manola Nevi – Estetista APEO, Federica Di Costanzo e Bruna Di Girolamo – Oncologhe e Loredana Pau – Vice Presidente Nazionale di Europa Donna Italia. Il pomeriggio sarà allietato dagli intermezzi musicali di Vieri Venturi.
Il servizio di Estetica Oncologica utilizza protocolli e trattamenti per migliorare la “qualità della vita”, “l’aderenza alle terapie” e il “benessere delle persone” che stanno affrontando le terapie oncologiche. I trattamenti sono effettuati dalle Specialiste in Estetica Oncologica APEO, ovvero estetiste specializzate e certificate CEPAS. Per appuntamenti e informazioni ci si può rivolgere a Manola Nevi (Estetista APEO) al seguente numero: 393 6865897.
Il 13 Ottobre è anche la Giornata Nazionale di sensibilizzazione sul Tumore al Seno Metastatico, promossa da Europa Donna Italia, movimento che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno e dalla rete delle Associazioni di pazienti ad essa aderenti, circa 190 in tutta Italia fra cui Orvieto Contro il Cancro. Nata nel 1994 da un’idea di Umberto Veronesi e per iniziativa della Scuola Europea di Oncologia, Europa Donna celebra quest’anno i suoi primi 30 anni di attività a livello internazionale (oggi è presente in 47 Paesi) con l’obiettivo è di dare voce ai pazienti presso le Istituzioni e la comunità scientifica, affinché i bisogni crescenti delle donne rispetto alla malattia trovino risposte e soluzioni sui tavoli dove vengono prese le decisioni.
Tali finalità si possono riassumere in cinque punti:
1. Un percorso specifico. Nelle Breast Unit va creato un percorso univoco e specifico per le donne con un tumore al seno metastatico, con un accesso a esami e visite più fluido e con un team formato da specialisti in discipline diverse e aggiornati, in linea con le ultime novità scientifiche. Gli oncologi di riferimento devono garantire la reperibilità diretta e non tramite il centralino e bisogna poter disporre di un supporto durante i fine settimana.
2. Gli studi clinici. È necessario un database accessibile, che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, che sia validato dal Ministero della Salute con la partecipazione degli IRCCS oncologici, e che venga costantemente aggiornato. È fondamentale anche avere dei canali di informazione specifici e la partecipazione attiva dei medici, per evitare che la proposta di accedere a un trial dipenda dalla buona volontà dello specialista, oppure dallo spirito di iniziativa della singola paziente.
3. Le nuove cure. Devono essere agevolati l’accesso ai farmaci innovativi e a quelli con estensione di indicazione, non ancora disponibili nel nostro Paese. Vanno inoltre accelerati i processi di approvazione dei farmaci da parte di AIFA, affinché siano prescrivibili più rapidamente rispetto a quanto accade ora.
4. Attenzione alla qualità della vita. All’interno delle Breast Unit è basilare poter contare per se stesse e per la propria famiglia sul supporto dello psico-oncologo. Altrettanto basilare è la presenza di professionisti dedicati al benessere psico-fisico come il nutrizionista, l’endocrinologo, il ginecologo, il fisiatra e chi si occupa di medicina integrata a beneficio della qualità della vita durante il tempo del percorso terapeutico.
5. L’invalidità civile. È prioritario accelerare l’iter di accertamento dell’invalidità civile per le persone affette da patologie oncologiche al IV stadio, mentre per chi ha già un’invalidità per tumore al seno, è necessario procedere a una revisione della pratica in caso di tumore al seno metastatico. Nelle commissioni di invalidità INPS va contemplato anche lo specialista in oncologia e i criteri di assegnazione dell’invalidità devono essere i medesimi in tutto il Paese.
Per ulteriori informazioni:
www.occorvieto.it