ORVIETO – Grandi cammini, itinerari da percorrere in bici o cavallo, torrentismo e percorsi naturalistici. E’ “L’altra Orvieto, un’autentica sorpresa”, l’offerta turistica esperienziale del settore outdoor che è stata presentata oggi, giovedì 10 ottobre, nello spazio dibattiti dello stand dell’Umbria alla 61esima edizione del TTG Travel Experience di Rimini, la fiera internazionale del turismo.
Presenti il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo, la dirigente del settore Turismo della Regione Umbria, Antonella Tiranti, il geologo e divulgatore naturalistico Marco Priori, il responsabile sentieri della sezione Cai di Orvieto, Piergiorgio Oliveti, e Pietro Antonelli di Opera Romana Pellegrinaggi.
Non solo arte e cultura, oltre al Duomo, al Pozzo di San Patrizio e alla città sotterranea c’è un’altra Orvieto meno conosciuta da scoprire. Questa è la premessa al viaggio che, partendo dal trekking intorno all’Anello della Rupe, abbraccia borghi incantevoli, come Rocca Ripesena “Il Paese delle Rose”, attraversa itinerari storici e nuovi cammini, come la Via Romeo Germanica e il Cammino di Larth, fino ad arrivare all’affascinante canyon naturale scavato dal lago di Corbara, la Forra di Prodo, meta degli appassionati di torrentismo da tutta Italia, e al Monte Peglia, riserva Mab Unesco.
L’offerta turistica outdoor del territorio di Orvieto è confluita ed è diventata parte integrante del progetto Orvieto Experience, l’app del turismo esperienziale dove figurano 15 tra associazioni e operatori che organizzano e offrono attività all’area aperta. Nell’aggiornamento dell’app anche una sezione dedicata al wellness. Complessivamente la “bussola” di Orvieto Experience conta su 70 attività tra visite in cantina e nei frantoi, laboratori di ceramica e ora su attività outdoor e del benessere.
All’interno dell’app si trova anche un video di presentazione dell’altra Orvieto a cui ha fatto da guida e testimonial Marco Priori, fondatore di Natural Survival e volto noto della tv con la rubrica del Tg5 “L’Arca di Noè”. “Tanti anni fa – ha detto – anch’io rimasi affascinato dalla bellezza di Orvieto e del suo territorio. Cercavo una sede dove poter sviluppare al meglio le attività outdoor per i miei allievi ma soprattutto un luogo pronto ad accogliermi per trovare quell’armonia necessaria quando si parla di natura. La bellezza dei boschi e dei torrenti cristallini si mescola perfettamente con la storia, la cultura e le tradizioni. Non si può restare indifferenti al fascino di questo territorio e oggi tutta la comunità orvietana ha il compito di conservare e valorizzare questo patrimonio con rispetto e dedizione, così da trasferire queste preziose meraviglie alle generazioni future”.
“Il turismo outdoor – ha affermato Piergiorgio Oliveti del Cai – è ormai una componente strategica dell’offerta turistica del territorio di Orvieto sul quale insistono oltre 20 sentieri. Il Club Alpino Italiano, come nel resto d’Italia, si propone come partner istituzionale per la tracciatura, segnatura e manutenzione ordinaria dei percorsi e in questo senso, proprio in questi giorni, si sta lavorando a un accordo anche con il Comune di Orvieto per mantenere e promuovere nell’area orvietana una rete sentieristica di circa 130 chilometri con l’obiettivo di garantire la fruibilità e la sicurezza degli itinerari più belli e suggestivi”.
La presenza di Orvieto al Ttg di Rimini è stata inoltre l’occasione per lanciare due importanti accordi in via di definizione. Quello con il Comune di Terni per una reciproca scontistica e promozione tra il Pozzo di San Patrizio di Orvieto e la Cascata delle Marmore, e quello con Opera Romana Pellegrinaggi in ottica Giubileo 2025.
“Abbiamo rinnovato l’accordo con Carta Unica Orvieto – ha detto Pietro Antonelli – che sarà venduta e promossa attraverso i nostri canali. Un accordo che già negli anni scorsi aveva avuto risultati interessanti e che in vista del Giubileo vogliamo sviluppare proponendo Carta Unica come estensione della nostra Omnia Card. Per noi Orvieto è il Corpus Domini e il miracolo eucaristico ma è anche la porta dell’Umbria e l’obiettivo non è solo quello di dare ai pellegrini che arriveranno per il Giubileo l’opportunità di visitare Orvieto ma dare loro la possibilità di scegliere di soggiornare a Orvieto, viverne la bellezza, l’autenticità e le esperienze, e poi arrivare a Roma”.
Il sindaco di Orvieto ha sottolineato come, oltre all’utilità e alla necessità di avere uno strumento completo e funzionale per i visitatori e per gli operatori, il progetto Orvieto Experience, finanziato dalla Regione Umbria, è stato ed è fondamentale perché ha consentito di mettere insieme tanti soggetti, associazioni, imprese nella costruzione di una offerta turistica esperienziale che oggi è ancora più ricca, attrattiva e accessibile. Questo lavoro è stato ancora più importante proprio per il settore outdoor che non rappresentava il “core business” dell’offerta turistica di una città d’arte e cultura come Orvieto ma che in questi anni è cresciuto e nel post Covid è diventato di tendenza anche nel nostro territorio. C’era però una offerta frammentata e a tratti scollegata. Con questo progetto, l’amministrazione comunale ha voluto mettere a rete le attività che ci sono e proporle in maniera unitaria ai visitatori. Oggi l’offerta turistica di Orvieto è più completa, è un’offerta che guarda al territorio, e in questo andrà ulteriormente sviluppata nel prossimo futuro. E’ un’offerta che grazie ad accordi come quello con Terni e la Cascata delle Marmore, e grazie ai cammini che collegano anche con il Lazio crea legami con altri territori e consente di proseguire il lavoro iniziato in questi anni per fare di Orvieto una destinazione e aumentare la permanenza media in città. A livello progettuale, è stato sottolineato, si chiude una prima fase di un lavoro iniziato cinque anni fa con il nuovo piano marketing territoriale e se ne apre una nuova che sarà costruita insieme agli operatori. Nell’immediato futuro ci sarà poi l’appuntamento del Giubileo 2025 al quale ci si sta preparando con accordi importanti come quello con Opera Romana Pellegrinaggi che ha scelto Orvieto come meta da proporre insieme a Roma per l’indubbio e universale valore che il Duomo, custode del miracolo del Corpus Domini, e la città, dalla quale questa festa è stata promulgata al Mondo, hanno per la cristianità.
“Quando una meta raggiunge una maturità turistica – ha evidenziato Antonella Tiranti della Regione Umbria – avverte la necessità non solo di consolidare quello che già ha ma soprattutto di diversificare. E’ quello che Orvieto ha fatto con questo progetto che rafforza ciò che è stato definito il suo core business, ovvero la sua bellezza e la ricchezza storica, artistica e culturale, ma diversifica l’offerta per rivolgersi a pubblici diversi. Orvieto inoltre è un luogo di cerniera per l’Umbria con il Lazio e la Toscana. La capacità di mettersi al centro anche delle esperienze di territori più ampi sarà la prossima sfida alla quale anche la Regione guarda con interesse”.