“Sibling”? Per molti è ancora un termine sconosciuto anche se fu scelto una trentina di anni fa, negli anni ’90, dalle prime associazioni di persone cresciute con un fratello portatore di abilità diverse per indicare il loro essere fratelli in maniera speciale. Descrive uno status che si sviluppa nella fluidità dei sentimenti del fratello normodotato rispetto a quello considerato diverso. Una ricerca del sé e di un equilibrio esistenziale che si anima di paura, di sensi di colpa e di vergogna. Come spesso accade, a volte è necessario fermarsi e riflettere.
Avere il coraggio di cambiare angolazione, di guardare in faccia, accettare e dialogare con i propri demoni interiori, e comprendere che di uguale, di conforme, di semplice nell’esistenza umana c’è ben poco”. E’ il punto di vista di Paola Ienco (classe 2001), autrice del libro “Io sono un sibling – La bellezza di essere fratello di mio fratello” che sarà presentato in un incontro, promosso dall’Anteas Odv di Orvieto, che si terrà il 26 ottobre 2024 alle ore 17 a “Lo Scalo Community Hub” di Orvieto. A guidare l’incontro – al quale parteciperà la docente di scuola primaria di Orvieto Scalo Sabina Lucchi e il direttore generale cooperativa sociale “Il Quadrifoglio” Andrea Massino e al quale porterà il proprio saluto la vicepresidente Anteas Odv Orvieto Andreina Sperati – saranno le domande dell’addetta stampa Cisl Umbria Livia Di Schino.
“Questa presentazione – sottolinea l’Anteas Odv di Orvieto – arriva proprio all’indomani del G7 su inclusione e disabilità, che si è tenuto in questi giorni proprio in Umbria, e che si è concluso con la sottoscrizione degli 8 punti della Carta di Solfagnano. L’Anteas Odv di Orvieto, con questa iniziativa, vuole ribadire quanto sia importante porre l’accento su temi cardine, come quello dell’inclusione, dell’accesso ai servizi, dell’autonomia, della valorizzazione dei talenti, dell’utilizzo della tecnologia, dell’accesso allo sport e alla cultura, della dignità e della prevenzione anche e soprattutto a partire dai territori”.
Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti guarda con favore ad iniziative come queste che nascono in sinergia con la confederazione. “È importante contribuire – sottolinea Manzotti – per un cambio culturale che, proprio dai territori, si basi sull’integrazione e la valorizzazione delle persone. Di tutte le persone. In questo processo il lavoro ricopre un ruolo fondamentale sia in termini di autonomia che di riconoscimento sociale. Anche per questo è importante esserci come sindacato, proprio come abbiamo fatto nel G7 per l’inclusione e la disabilità ad Assisi”.
“Io sono un sibling – La bellezza di essere fratello di mio fratello” è un piccolo volume che, schematizzando il lavoro di tesi di laurea dell’autrice, vuole avere un approccio divulgativo su un tema fortemente complesso. Una premessa a studi, per chi vorrà, più approfonditi. Il libro – curato nella prefazione dal parroco di Orvieto Scalo e vicario generale diocesi Orvieto – Todi don Stefano Puri – ha un’impostazione autobiografica, che si conferma anche nei ringraziamenti. Paola Ienco sceglie di aprirsi al mondo in questo modo e di condividere così la sua empatia verso la diversità. Pensiero che viene sintetizzato nella quarta di copertina “Tanto la peggiore delle disabilità resterà sempre la stessa: l’insensibilità. Quella di chi non riesce o non vuole capire che siamo tutti uguali, proprio perché siamo diversi. Orgogliosamente diversi. Oltre qualsiasi definizione (Iacopo Melio)”.
Al termine dell’incontro sarà dato spazio alle domande dei giornalisti presenti e del pubblico.