Dopo l’inizio della raccolta firme a favore del mantenimento del Distretto Sanitario dell’Orvietano, evidente sintomo del profondo malessere da parte dei cittadini, Usl e Regione (con il convinto supporto del Comune di Orvieto) se ne escono con una proposta (o boutade, che dir si voglia) che vorrebbe salvare capra e cavoli: “creeremo una struttura integrata ospedale-territorio con un solo dirigente”.
In altre parole, avendo deciso di togliere il Distretto ed essendo il dirigente dello stesso in scadenza, il tandem Usl-Regione si porta avanti col lavoro. Ovviamente, ai cittadini bisogna indorare la pillola e la struttura prefigurata viene fatta passare per un progetto all’avanguardia.
Quanto dichiarato nel comunicato stampa della Usl si inquadra in realtà in un piano di alleggerimento dei presidi sanitari sul nostro territorio dove le figure dirigenziali si riducono, mentre di converso non aumentano gli operatori sanitari.
A questo punto, metteteci a conoscenza di questa analisi e fateci capire in che modo facciamo il salto in avanti.
Per essere credibili ci dovrebbero spiegare meglio i meccanismi operativi di questo progetto e come si inquadrano nella struttura del piano sanitario nazionale, nonché i processi organizzativi e le attrezzature informatiche di supporto.
Non siamo così ingenui. Non c’è niente di tutto questo nel progetto della Usl. È soltanto una pezza con cui si cerca di tamponare (per ora) un sistema prossimo allo smantellamento.
Il disagio dei cittadini è forte nel territorio: a) si chiedono servizi nell’ospedale, che, secondo la nostra opinione, invece di recuperare quello che manca sta regredendo; b) si chiede di attivare un punto di coordinamento nell’erogazione dei servizi Territoriali, così come è previsto dalla nuova riforma sanitaria, molto articolata e ben strutturata; invece noi cosa facciamo? Se un dirigente se ne va, ne prendiamo un altro già in carica e gli diciamo di fare anche quelle cose.
Diciamolo: tutto ciò è una presa in giro e un’ulteriore conferma della progressiva marginalizzazione del nostro territorio, un segnale di resa da parte della nostra Amministrazione Comunale ed uno schiaffo ad Orvieto ed agli orvietani.
PrometeOrvieto