Come Comitato Orvietano per la Salute Pubblica, intendiamo replicare con fermezza alle gravi accuse e agli insulti contenuti nel recente comunicato di Fratelli d’Italia. Siamo costretti a rigettare categoricamente le insinuazioni volte a screditare la nostra iniziativa e a diffamare i cittadini che, con spirito civico e preoccupazione autentica per il presente ed il futuro della nostra sanità locale, hanno deciso di sostenere la nostra petizione.
Il nostro Comitato non è affatto un “improvvisato gruppo di tribuni” come insinuato nel comunicato, né la nostra petizione è basata su falsità o su strumentalizzazioni politiche. Al contrario, la nostra azione si fonda su fatti concreti e documentati, in particolare sul Piano Sanitario Regionale approvato dall’attuale Giunta Regionale dell’Umbria. Tale Piano, che non può essere liquidato come semplice frutto di “bugie”, prevede chiaramente l’accorpamento del Distretto Sanitario di Orvieto con quelli di Narni-Amelia e di Terni, come già riportato e discusso nei canali ufficiali e pubblici.
L’accusa secondo cui avremmo “indotto panico e allarme” tra i cittadini, diffondendo falsità riguardo la chiusura dell’Ospedale o del Distretto Sanitario, è priva di fondamento. Il nostro obiettivo è stato, e continua ad essere, quello di informare la popolazione sugli sviluppi che riguardano il loro diritto alla salute, un tema centrale e delicato che richiede trasparenza e dialogo, e stimolare una partecipazione diffusa a difesa di quest’ultimo.
La nostra petizione, infatti, come facilmente rintracciabile nei materiali finora pubblicati e diffusi, non fa riferimento a chiusure, ma esprime una profonda opposizione alla proposta di accentramento delle risorse e delle direzioni sanitarie di territori vasti e diversi, con conseguente rischio di depotenziamento dei servizi locali: una questione che non solo crediamo legittima ma che pensiamo meriti ascolto e discussione. Riteniamo infatti che tale misura, lungi dal rappresentare un’inversione di tendenza, s’inserisca pienamente nel percorso di smantellamento della sanità pubblica territoriale portato avanti ormai da trent’anni, senza soluzione di continuità, dagli schieramenti politici oggi presenti nell’assemblea legislativa regionale e nazionale.
Riteniamo inoltre necessario chiarire che il progetto di accorpamento tra la direzione dell’Ospedale di Orvieto e del Distretto Sanitario di Orvieto, menzionato nel comunicato di Fratelli d’Italia, non è supportato al momento da alcun atto pubblico. Di fronte alla mancanza di una documentazione ufficiale che ne chiarisca finalità e modalità, il nostro Comitato ritiene opportuno non entrare nel merito della questione fino a quando non sarà presentato un atto ufficiale che ci permetta di valutarne con precisione gli effetti concreti sulla sanità territoriale. Solo a quel punto saremo in grado di esprimere un giudizio ponderato ed informato su tale accorpamento.
Il tono offensivo usato nel comunicato di Fratelli d’Italia, che si riferisce a noi come a una compagnia “pittoresca” e ci accusa di essere a servizio di interessi di partito, è inaccettabile e non risponde nel merito alle vere preoccupazioni sollevate.
Il nostro Comitato è composto da cittadini di diversa estrazione sociale e politica (come la storia, recente e meno recente, di ciascuno di noi testimonia) uniti unicamente dall’interesse comune di difendere il diritto ad una sanità pubblica ed universale degli abitanti di Orvieto e del suo territorio. Le insinuazioni riguardo alle nostre appartenenze o simpatie politiche passate e presenti non solo sono prive di rilevanza, ma distolgono l’attenzione dal punto centrale della questione: la tutela dei servizi sanitari pubblici.
Vorremmo infine sottolineare che il dibattito sulla sanità pubblica dovrebbe essere improntato al rispetto reciproco e basato su fatti concreti, non su attacchi personali o denigrazioni. Invitiamo pertanto Fratelli d’Italia e tutte le forze politiche a confrontarsi su questa importante tematica in modo costruttivo, mettendo al centro dell’attenzione il benessere della comunità e il miglioramento dei servizi sanitari territoriali, come dovrebbe essere in una democrazia matura e responsabile.
La situazione drammatica in cui versa oggi il nostro Sistema Sanitario Nazionale e la nostra sanità regionale ha radici profonde e trasversali ai partiti politici oggi rappresentati in Consiglio Regionale: per questo, il nostro impegno non verrà meno all’indomani delle prossime elezioni regionali, a prescindere dal loro risultato. Crediamo infatti che l’unico modo per invertire la rotta e ricostruire un sistema sanitario pubblico e universalista sia quello di tornare a mobilitiare la cittadinanza a difesa del suo sacrosanto diritto ad una salute, che non lasci nessuno indietro e che permetta a tutti l’accesso a cure tempestive, gratuite e di qualità.
Restiamo aperti al dialogo, ma ribadiamo che non arretreremo di fronte al nostro impegno per una sanità equa, accessibile e di qualità per tutti. Le nostre preoccupazioni sono reali e documentate, e continueremo a lavorare affinché i cittadini di Orvieto possano avere le risposte e le garanzie che meritano.
Comitato Orvietano per la Salute Pubblica