Ah, Orvieto! Un gioiello dell’Umbria, famoso per le sue meraviglie architettoniche e il suo panorama mozzafiato. Ma che dire della nostra amata Amministrazione Comunale? Sembra che ci siano più piccioni sulla Chiesa di San Francesco che cittadini ad essere ascoltati dal sindaco. Sì, perché quei simpatici volatili hanno deciso di traslocare su quella che una volta era una splendida terrazza di storia e spiritualità, trasformandola in un ristorante a cielo aperto, ovviamente a spese del nostro patrimonio culturale.
E mentre i piccioni festeggiano la loro residenza di lusso, la Caserma Piave giace nell’abbandono più totale, come un monumento al “cosa non fare mai” in amministrazione pubblica. E chi poteva immaginare che persino Pupo, il cantante dal cuore umbro, decidesse di lanciarsi in un doloroso video di denuncia?
Ah, amministratori! Così impegnati a presenziare eventi culturali, a battere la spalla di qualche signora centenaria, sfoggiando il vostro intimo legame con la città come se fosse un abito elegante per una serata di gala. Peccato che questa passerella di manifestazioni non riesca a coprire il declino evidente del nostra bella città. Ogni evento rappresenta solo un vestito di una città che va a rotoli, mentre i cittadini continuano ad attendere un segno di vita dall’amministrazione.
Ma chissà, magari stanno solo cercando di accumulare punti per una nuova campagna elettorale. E nel frattempo, i piccioni continueranno a svolazzare all’interno della Chiesa di San Francesco e la Caserma Piave a deperire ed i cittadini a chiedersi: “Chi ci ascolterà, se non Pupo?”. In questo teatro dell’assurdo, l’unico a guadagnarci sembra essere il nostro amico pennuto. Forse dovremmo prendere esempio dai piccioni e cominciare a costruire i nostri nidi in questo abbandono, così da non doverci preoccupare più di tutto ciò che svanisce nel silenzio dell’Amministrazione. Parlando seriamente…chiedo per un amico…ma quanto costa comprare un metro di rete e metterla nella finestre della chiesa? 5 euro? 10 euro? Mia nonna diceva sempre: non ti fidar mai di chi non ama la sua città, vuol dire che non ama nemmeno se stesso! (Roberto Selvaggini)