Siamo andati a visitare il cimitero e confermiamo un dato che è quello del forte stato di degrado. Piú che erba alta parleremmo di incuria completa, lapidi divelte, muri di confine cadenti. Il cimitero di Orvieto è un luogo della memoria per ognuno di noi e per la storia della nostra città. E, purtroppo, soffre della medesima incuria della città “dei vivi”.Non avere rispetto per quel luogo significa non avere rispetto per ciò che siamo stati e per ciò che siamo. Le foto che alleghiamo danno benissimo il quadro della situazione al cimitero di Orvieto.
In quel luogo ci sono i nostri cari. C’è chi ha operato nella città, chi ha creato e condiviso il nostro essere orvietani. Senza dubbio non è questo il modo in cui dovremmo ricordarli e rispettarli.
Del resto, chi poco si occupa dei vivi perché dovrebbe occuparsi di chi non c’è più?
Invitiamo la sindaca Tardani e la giunta a fornire quanto prima risposte alla cittadinanza rispetto a questa incuria. l’Orvieto di oggi e l’Orvieto “di ieri” non meritano questa situazione.Sarebbe opportuno che chi gestisce lo stato del Cimitero di Orvieto dia delle opportune risposte.
Stefano Biagioli
Cristina Croce
Federico Giovannini