L’Associazione PrometeOrvieto ha scritto alla Direttrice sanitaria del Presidio Ospedaliero di Orvieto Ilaria Bernardini, per richiedere informazioni dettagliate riguardanti il valore della produzione sanitaria del “Santa Maria della Stella”, a partire dagli anni pre covid sino ad oggi. “In particolare – scrive nella missiva il presidente Florido Fratini – vorremmo conoscere il numero delle prestazioni erogate e le relative tempistiche, poiché dai dati attualmente resi disponibili dal portale non è più possibile scorporare e disaggregare le informazioni specifiche del Distretto di Orvieto”. “Inoltre, conformemente alla direttiva sulla trasparenza della pubblica amministrazione secondo quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 33 del 14.03.2013 e le successive modifiche apportate dal D.Lgs 97 del 25 maggio 2016, Le chiediamo gentilmente che venga compilato il file disponibile sul portale relativo all’organigramma del Presidio Ospedaliero “Santa Maria della Stella”, così come è stato fatto per il Consultorio, il Centro di Salute Mentale (CSM), il Centro Salute e il SERD. Riteniamo che tale azione sia essenziale per garantire una piena trasparenza e una corretta informazione a favore della cittadinanza. Di seguito il testo della richiesta inviata a mezzo pec.
Egregi Amministratori, la Sanità è cosa seria.
I dati che abbiamo a disposizione (forniti dalla regione Umbria) ci dicono che il livello dei servizi erogati dalla sanità pubblica nel distretto di Orvieto è il peggiore della regione e che la percentuale di attività che è stata delegata alle strutture private è la più alta. Nonostante ciò, abbiamo la percentuale più alta di richieste inevase di visite diagnostiche specialistiche in rapporto alla popolazione.
OSPEDALE
L’ospedale è ben lungi dall’essere un D.e.a. di primo livello e siamo assolutamente convinti che il volume ed il livello delle prestazioni fornite si sia fortemente ridotto nel tempo. Abbiamo chiesto con la PEC allegata alla Direzione sanitaria di conoscere i dati in base a un principio di trasparenza amministrativa, ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta. Vi chiediamo perciò di aiutarci ad ottenere questi dati, fondamentali per avere informazioni oggettive.
DISTRETTO
Per quanto riguarda il distretto siamo da sempre, come testimoniano i nostri interventi e scritti, convinti della necessità di mantenerlo per contrastare la marginalizzazione che già è in atto nel nostro territorio.
La fantasiosa “sperimentazione”, annunciata come surrogato dello stesso, appare più come una mossa politica per contrastare l’iniziativa della raccolta firme a sostegno del suo mantenimento, che noi invece convintamente appoggiamo. Se è una cosa seria, vorremmo che i partiti di maggioranza, che caldamente la sostengono, ci rendessero noto il modello organizzativo che questa sperimentazione prevede, la quantità di personale, i poteri attribuiti di intervento, i responsabili, gli strumenti informatici a loro supporto.
Chiediamo questo perché la “sperimentazione”, così chiamata, appare in netto contrasto con il modello organizzativo previsto dalla riforma sanitaria e rappresenta onestamente una forzatura organizzativa, a meno che non si intenda mettere una sola persona che faccia pubbliche relazioni a livello locale.
Non si può continuare a governare processi complessi senza numeri, dati, analisi. Questo modo di fare politica “a chiacchiere” è proprio quello che fa disamorare i cittadini dalla politica, perché poi i problemi restano irrisolti e l’insoddisfazione cresce. La gente chiede alla politica di essere coraggiosa, e quindi non nascondere quello che non va sotto il tappeto, ma affrontarlo con forza, trasparenza e serietà.