Per iniziativa di CiviciX si è tenuto venerdi 27 a Todi, in vista delle prossime regionali, un incontro significativo già dal titolo “È tempo della nuova Umbria”, in cui è stato presentato ai rappresentanti delle organizzazioni civiche e delle forze riformiste e liberali invitate un documento – manifesto che porta lo stesso titolo.
Si tratta di un documento con cui CiviciX cerca di mettere al centro del dibattito i temi di contenuto che sono ignorati da un dibattito politico tutto centrato su chi farà il presidente, su chi si allea con chi e su chi sarà candidato/a di qua o di là. E si tratta di temi che riguardano ruolo e destino dell’Umbria, l’identità, lo sviluppo, le infrastrutture, i servizi.
Il documento di CiviciX propone la visione di un’Umbria che, nonostante le sue debolezze, può avere un ruolo protagonista, proprio nell’attuale fase di spinta verso le prospettive contraddittorie di federalismo e autonomia differenziata, se si pone come cerniera tra le regioni dell’Italia centrale per una politica di federalismo funzionale volto a modernizzare le infrastrutture e i servizi.
Ne discende per necessità una riforma organica della regione: abbandono del centralismo verso il protagonismo dei territori, riorganizzazione e snellimento del sistema istituzionale e decisionale, servizi (a partire dalla sanità) capaci di garantire a tutti i diritti di cittadinanza, conseguente logica rovesciata di programmazione (rovesciamento della piramide), riforma della legge elettorale regionale che allarghi ai territori la possibilità di rappresentanza.Per questo CiviciX parla della necessità di “Legislatura regionale costituente”, una riforma pensata e coente del sistema politico-istituzionale e programmatico. Le forze politiche organizzate secondo la logica bipolare ne possono essere capaci? No, se non avranno il coraggio di passare dalla aggregazione di sigle alla politica della visione progettuale, delle concretezze e delle scelte sfidanti condivise. No, se continuerà la lotta ideologica e non quella sulle proposte di miglioramento.
Questo ha detto nella sua introduzione il presidente di CiviciX Franco Raimondo Barbabella, che ha riferito dell’impossibilità di partecipazione per impegni istituzionali della sindaca di Assisi Stefania Proietti, candidata alla presidenza della regione, e ha letto il messaggio inviato dalla Presidente in carica Donatella Tesei con cui, oltre a scusarsi anche lei per l’assenza a causa di impegni istituzionali, si è detta molto interessata ai temi posti da CiviciX e disponibile ad un incontro per un confronto costruttivo su di essi.
“L’Umbria – ha scritto la Presidente – anche dopo i 5 anni del mio governo regionale ha necessità di profonde riforme che guardino anche oltre i confini amministrativi. Non si deve tornare al centralismo … e al tempo stesso va privilegiato il protagonismo delle comunità territoriali con un confronto costante con l’Ente Regione”. Un’apertura importante che Barbabella ha subito sottolineato e apprezzato.
La discussione, alla presenza di un numeroso e attento pubblico proveniente dalle diverse zone della regione, è stata sapientemente moderata e stimolata da Andrea Giuli, giornalista e scrittore. Sono seguite le relazioni di approfondimento del sen Maurizio Ronconi, di Leandro Pacelli di CiviciX del Trasimeno e del coordinatore della Consulta dei territori Marco Sciarrini. Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Antonino Ruggiano, sindaco di Todi e membro della segreteria regionale di Forza Italia, Massimo Gnagnarini, segretario regionale di Italia Viva Umbria, l’on Adriana Galgano di BLU, Andrea Fora, consigliere regionale di Patto civico per l’Umbria, Andrea Maori dei Radicali Perugia, Enrico Bartoccioni responsabile per l’Umbria dei libdem europei, i consiglieri comunali di Todi Floriano Pizzichini e di Stroncone Paolo Cianfoni.
Nel corso del dibattito, insieme all’apprezzamento unanime, è emersa la volontà da parte di molti interlocutori di avviare un lavoro comune su alcuni dei temi rilevanti proposti da CiviciX: nuova legge elettorale, sviluppo moderno delle infrastrutture, razionale politica ambientale e ciclo dei rifiuti, sistema universitario e sistema di istruzione e formazione.
Ha concluso il presidente Barbabella rispondendo alla fatidica domanda che è aleggiata anche nel corso degli interventi: ma voi alla fine con chi state, come vi schierate? Noi, ha detto Barbabella, abbiamo ben presente la questione, ma non ci faremo attrarre dalla logica de bipolarismo formale e dello scontro senza contenuti. Ci confronteremo, anche alla luce di quanto è emerso in questa importante giornata, con chi ha dimostrato e dimostrerà di apprezzare i temi di cambiamento che riteniamo fondanti una politica del futuro per la nostra regione. Poi riuniremo i nostri organismi e decideremo. Per intanto l’avvio ci sembra incoraggiante.