In risposta alle recenti dichiarazioni di CiviciX, desideriamo esprimere alcune considerazioni in merito alle posizioni espresse e alle scelte politiche di Andrea Fora.
Sebbene rispettiamo il diritto di ogni movimento politico di definirsi autonomo e di tracciare il proprio percorso, non possiamo condividere l’analisi che è stata presentata. Definire il percorso di Andrea Fora come caratterizzato da rigore, equilibrio, lungimiranza e trasparenza è una narrazione che, purtroppo, non rispecchia la realtà dei fatti. In particolare, ci sembra che l’approccio adottato da CiviciX, guidati da Fora, in questi anni abbia mancato di quella chiarezza e determinazione necessarie per affrontare con coraggio le sfide che la nostra regione ha dovuto affrontare.
Il Partito Democratico di Orvieto ha sempre creduto che l’impegno pubblico non possa essere svincolato da una visione chiara e coerente, che ponga al centro i valori e le necessità reali delle persone. Il civismo autentico, per noi, non si misura solo con l’assenza di ideologie e di simboli ma soprattutto con la capacità di prendere decisioni forti e coraggiose che rispondano alle vere esigenze della comunità, che diano risposta ai bisogni reali.
In questo senso, le “foriadi” di Andrea Fora e CiviciX degli ultimi mesi e dell’ultima tornata elettorale appaiono più come un tentativo di ritagliarsi uno spazio politico, piuttosto che come un progetto innovativo capace di apportare un reale cambiamento.
Ci troviamo quindi in disaccordo con l’idea che la discontinuità necessaria per l’Umbria possa essere rappresentata da un progetto così tanto evidente nella forma quanto impalpabile nella sostanza e che appare incerto e privo di una chiara direzione strategica. Siamo convinti che l’Umbria abbia bisogno di una leadership generosa che sappia coniugare l’innovazione con un forte radicamento territoriale, che sappia ascoltare i cittadini, ma che sia anche in grado di prendere decisioni difficili per il bene comune di 854mila umbri che oggi hanno bisogno di accesso alle cure e diritto alla salute, di sviluppo di filiere produttive innovative e di salvaguardi dell’ambiente e del territorio. Una leadership che non si perda in una miriade di sigle e accordi di facciata, ma che sappia costruire alleanze basate su una visione chiara, semplice e condivisa e su un progetto solido per il futuro della regione e dei suoi territori.
Per questo motivo, il Partito Democratico di Orvieto continuerà a lavorare per un territorio ed un’Umbria che sappiano davvero affrontare le sfide della modernità, con proposte concrete e innovative, ma sempre ancorate alla necessità di rispondere alle istanze e alle ambizioni dei nostri cittadini e non alle imposizioni di una politica romana che ci vuole “Italia differenziata di serie B” . Siamo pronti a confrontarci con tutte le forze autenticamente riformiste e progressiste della città e del territorio, ma lo faremo con la determinazione di chi sa che il cambiamento non può essere solo una parola vuota, ma deve tradursi in azioni concrete e coerenti.
Infine, ribadiamo che il futuro dell’Umbria non può essere affidato a chi continua a proporre metodi politici del passato, mascherati da una presunta innovazione. Il nostro impegno è e sarà quello di costruire un progetto chiaro e condiviso, che possa davvero portare la nostra regione verso un’altra strada. Il nostro impegno è volto a riconquistare il ruolo che spetta a Orvieto nel contesto umbro, non in termini di ambizioni personali dei gruppi dirigenti, ma piuttosto nel ristabilire la posizione della nostra città all’interno di un nuovo regionalismo. Un regionalismo capace di cogliere e affrontare le sfide contemporanee, rispondendo ai bisogni e alle aspirazioni dei nostri giovani e di tutti i cittadini.
Anche di questo parleremo nelle iniziative del nostro settembre politico che saranno piene di entusiasmo democratico e progressista, lasciamo la “restaurazione” a chi oggi invece, da già ex candidato Presidente della Regione Umbria per il centro sinistra diventa alleato della destra che ha disgregato l’Umbria. A noi, insieme, il compito di ricostruirla.
Maurizio Talanti, Pd Orvieto