Una ventina di anni fa la Asl di Terni acquistava l’immobile dell’ex Mensa della Caserma Piave, un investimento di milioni di euro per realizzarvi la Casa della Salute. Su sollecitazione delle Amministrazioni Comunale e Regionale, uscite vittoriose dalle elezioni del 2019, però, la asl decideva di realizzare la Casa della Salute (poi denominata Casa di Comunità) nell’immobile dell’ex Ospedale in piazza Duomo.
Le foto che potete vedere sembrerebbero riguardare un fabbricato abbandonato da decine di anni nella Foresta Amazzonica. E invece no, quella che vedete è l’ex Mensa destinata inizialmente a Casa della Salute. A meno che non si sia voluto effettuare un intervento di economia circolare, realizzando un bosco urbano con piante medicinali, non riusciamo a capacitarci come sia possibile che un immobile costato milioni di euro all’ente pubblico (Ausl Umbria 2, Regione) sia ridotto in queste condizioni.
Tutto ciò fa nascere alcuni quesiti, soprattutto ora che la politica fa presente che, a causa della mancanza di fondi, non si possono erogare tutti i servizi previsti dall’approvando Piano sanitario regionale e dai Lea previsti dalla legge nazionale.
È lecito buttare i soldi dei cittadini in questo modo? È normale il degrado che emerge da come viene custodito un patrimonio di tutti i cittadini? Gli Orvietani accettano supinamente questa situazione? La Corte dei Conti e la Procura della Repubblica non hanno proprio nulla da dire?
Nel frattempo, non abbiamo visto muovere neanche un mattone per i lavori finanziati dal Pnnr nazionale, previsti e dichiarati imminenti nell’incontro pubblico del 22 novembre 2022 tenutosi al Palazzo del Capitano del Popolo dalla presidente di Regione, dal sindaco e dall’allora direttore generale dell’Asl. Ci sono voluti 20 anni per distruggere ogni possibile speranza di riconversione e riutilizzo della Caserma Piave. E ci sono riusciti. Un lavoro da professionisti, suddiviso in 10 anni di destra e 10 di sinistra.
PrometeOrvieto