La pattuglia della Polizia di Stato in servizio sulla A1, aveva iniziato da poco il turno di servizio, quando, effettuando un controllo di routine di un veicolo e dei suoi occupanti presso l’Area di Servizio “Giove Ovest”, si è accorta che c’era qualcosa non andava.
I due giovani partenopei, incensurati di 31 e 21 anni, a bordo della Jeep Renegade, si erano mostrati un po’ nervosi, soprattutto quando l’attenzione dei due agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Orvieto, è stata rivolta ad alcune borse, simili a quelle che si usano per far la spesa, portandoli ad effettuare un controllo più dettagliato.
Ed infatti le otto borse, già a vista risultano letteralmente traboccanti di argenteria varia, tra cui numerosi calici, incensiere, anche di quelle adoperate durante le funzioni religiose, vassoi, monete antiche, fruttiere, cornici e posate, tutta merce contrassegnata con la punzonatura argento 800 e di cui i due giovani non riuscivano a giustificarne l’origine e il possesso.
I due viaggiatori sono stati quindi accompagnati presso gli Uffici della Sottosezione della Polizia Stradale, dove la merce è stata quantificata per un valore di circa 85.000 euro, non tenendo conto di valutazioni maggiori per gli oggetti ritenuti di antiquariato per un totale di 92,5 Kg di peso. Circa la provenienza non vi è dubbio che possa essere il provento di più azioni commesse anche in luoghi sacri in tempi e località diversi ed il rintraccio ad opera del personale della Polizia Stradale di Orvieto è avvenuto con ogni probabilità durante il viaggio di spostamento tra il presunto luogo di primo stoccaggio e quello di destinazione e riciclaggio. Il materiale è stato sequestrato e i due ragazzi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. L’imputato deve ritenersi innocente sino ad eventuale condanna irrevocabile.