Sono stati almeno due i temi su cui ci si è concentrati nell’ottavo incontro pubblico del Comitato Orvietano per la Salute Pubblica che si è tenuto lunedì 19 agosto allo spazio Bi.Pop. di Sferracavallo: dal mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto al rilancio dell’Ospedale di Orvieto, all’interno di una riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale.
Dopo un breve riassunto degli incontri precedenti, in cui sono state illustrate alle persone presenti per la prima volta (tra cui rappresentanti di associazioni del territorio, amministratori locali, medici, sanitari e semplici cittadini interessati al rilancio dei servizi sanitari pubblici) le questioni discusse e le modalità attivate per cercare di essere incisivi fin da subito, si è voluto inizialmente ricordare la recente costituzione del Comitato in forma di associazione di volontariato, a cui ci si potrà iscrivere compilando un apposito modulo di adesione, che è stato distribuito tra i presenti e che potrà essere distribuito, su richiesta, a chiunque ne fosse interessato.
Quindi, entrando nel cuore delle questioni, si è discusso dei dettagli dell’iniziativa a favore del mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto. A tale proposito, Carlotta Tedeschini, in qualità di dirigente tecnico-sanitario, ha ricordato le prerogative ed i principali servizi erogati da un Distretto Sanitario, la sua collocazione all’interno dell’organizzazione di un ASL e quali le caratteristiche specifiche di quello di Orvieto; quindi si è entrati nello specifico del Piano Sanitario Regionale, non ancora approvato, ma che prevede la riduzione dei Distretti Sanitari da 12 a 4 e l’accorpamento di quello di Orvieto con Narni-Amelia e Terni.
Successivamente, invitato dal Comitato, è intervenuto Stefano Moretti, già assessore regionale alla sanità negli anni ’90, che ha illustrato i caratteri salienti di una sua proposta di legge per una riorganizzazione del Piano Sanitario Regionale; questa proposta, sulla falsariga del buon governo sanitario dell’Emilia Romagna, prevede la fusione dell’Azienda Ospedaliera di Terni con l’ASL Umbria 2 per consentire una reale integrazione tra territorio ed azienda ospedaliera, ora di fatto chiusi in specifici perimetri organizzativi con ritardi e disservizi a danno dell’utenza. Una direzione unificata consentirebbe scelte più razionali e funzionali come l’individuazione a Cammartana di Narni di un unico Ospedale di Terni e Narni (eventualmente specializzato nella riabilitazione) e per Orvieto il superamento di una spedalità marginale, come quella attuale, a favore di un’ipotesi di un Dipartimento Emergenza Attivazione (DEA) di 2° livello, la cui attivazione è subordinata alla stipula di un accordo di programmazione integrata interregionale con le regioni confinanti. Dunque un grande ospedale non solo servente l’area orvietana e ternana ma anche quella dell’Italia mediana ed interregionale, da Roma e Firenze, che è la prerogativa territoriale principale che Orvieto può giocare a proprio vantaggio.
Il dibattito che ne è scaturito è stato piuttosto acceso: alcuni medici presenti hanno sottolineato al momento l’importanza di rilanciare nell’immediato quei servizi fondamentali per rendere l’Ospedale di Orvieto operativamente e realmente almeno un DEA di 1° livello; tuttavia alcuni sindaci presenti, come quello di Baschi e Ficulle, hanno visto l’iniziativa interessante per rilanciare il territorio Orvietano almeno con una proposta di riorganizzazione del Piano Sanitario Regionale, da sottoporre all’assemblea legislativa o con un’iniziativa dei sindaci locali o perlomeno sottoponendola all’attenzione dei futuri candidati Presidente alle imminenti elezioni regionali.
A tale proposito il Comitato si è detto interessato sicuramente alla proposta, ma da analizzare più specificatamente all’interno del gruppo politico-amministrativo, per valutare la sua reale possibilità di attuazione a livello regionale. Quindi Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, ha informato l’assemblea che probabilmente a settembre si dovrebbe tenere la Conferenza dei sindaci della zona sociale n. 12, come sottolineato anche da un recente comunicato stampa del Comune di Orvieto; mentre i consiglieri del Comune di Orvieto presenti alla riunione, Mauro Caiello e Daniele Di Loreto, hanno comunicato all’assemblea di non essere ancora stati informati sulle specifiche dell’iniziativa di istituire una Commissione consiliare sul tema della Sanità, da parte della sindaca di Orvieto.
Al termine dell’assemblea è stato comunicato che il prossimo incontro sarà puramente tecnico, tra i partecipanti ai tre gruppi di lavoro individuati nelle riunioni precedenti, con lo scopo principale di iniziare ad organizzarsi per distribuire i moduli per la raccolta firme a sostegno del mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto. Si rivolge quindi, ancora una volta, un appello pubblico a tutti i cittadini interessati a partecipare al Comitato, secondo i propri interessi, capacità e competenze, scrivendo un’email a comitato.orvietanosp@gmail.com per ricevere il relativo modulo di iscrizione all’associazione. Il prossimo incontro tecnico rimane quindi fissato per lunedì 26 agosto alle 21 presso lo spazio Bi.Pop. a Sferracavallo (in Via Po n. 4) per chi vorrà partecipare in presenza o con un collegamento online per chi potrà solo a distanza.
Comitato Orvietano per la Salute Pubblica