Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024.
- Il primo semestre dell’esercizio 2024 registra un utile netto di 6,04 milioni di euro rispetto a 3,04 milioni di euro al 30 giugno 2023.
- +20,8% il Margine di interesse, pari a 20,31 milioni di euro al 30 giugno 2024 (16,81 milioni di euro al 30 giugno 2023), grazie al positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi.
- +3,7% le Commissioni nette pari a 9,13 milioni di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 8,80 milioni di euro al 30 giugno 2023.
- +13,7% il Margine di intermediazione pari a 29,46 milioni di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 25,92 milioni di euro al 30 giugno 2023.
- Riduzione del cost/income[1] dal 68,4% del 30 giugno 2023 al 63,7% del 30 giugno 2024.
- +2,5% gli Impieghi netti verso la clientela, pari a 1,23 miliardi di euro rispetto a 1,20 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. Erogati nel semestre 110 milioni di euro di finanziamenti a famiglie e imprese.
- +2,5% la Raccolta totale da clientela, pari a 1,70 miliardi di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 1,66 miliardi di euro al 31 dicembre 2023.
- Grado di copertura dei crediti deteriorati al 63,2%, in aumento rispetto al dato di fine 2023 (62,6%). In calo l’NPL ratio lordo e netto, rispettivamente, all’ 5,7% e al 2,2% (6,1% e 2,4% al 31 dicembre 2023).
- Solida posizione di liquidità con LCR al 152,83% ed NSFR>100%.
- +189 bps di TCR: continua la crescita dei coefficienti di solidità patrimoniale. CET1, Tier1 e Total capital ratio al 15,10% (rispetto al 13,21% al 31 dicembre 2023) che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1)
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In particolare, il risultato economico evidenzia:
- margine di intermediazione pari a 29,46 milioni di euro (25,92 milioni di euro al 30 giugno 2023, +13,7%), grazie alla crescita del margine di interesse (da 16,81 milioni di euro a 20,31 milioni di euro al 30 giugno 2024, +20,8%) e delle commissioni nette che passano da 8,80 milioni di euro al 30 giugno 2023 a 9,13 milioni di euro al 30 giugno 2024;
- rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 1,81 milioni di euro (3,73 milioni di euro al 30 giugno 2023);
- costi operativi per complessivi 18,59 milioni di euro (17,73 milioni di euro al 30 giugno 2023). Le spese amministrative si attestano a 18,73 milioni di euro (rispetto a 17,23 milioni di euro del primo semestre 2023) ed includono i costi delle attività esternalizzate alle società del Gruppo pari a circa 0,8 milioni di euro. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo positivo pari a 0,18 milioni di euro (saldo positivo di 0,07 milioni euro al 30 giugno 2023).
Da un punto di vista patrimoniale, il portafoglio titoli (comprensivo dei titoli “Hold to Collect” rientranti nella voce 40. dell’Attivo S.P. “crediti verso clientela”) ammonta a 124,07 milioni di euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2023 pari a 146,14 milioni di euro, ed è costituito, essenzialmente, da titoli governativi italiani classificati nel portafoglio FVOCI.
Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito) passano da 1.198,64 milioni di euro di fine 2023 a 1.228,86 milioni di euro al 30 giugno2024 (+2,5%). I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 1.202,01 milioni di euro rispetto a 1.170,06 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+2,7%).
I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 26,85 milioni di euro (28,58 milioni di euro a fine 2023), con un grado di copertura dei fondi rettificativi pari al 63,2%, in crescita rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (62,6%). Prosegue, inoltre, la flessione dell’NPL ratio lordo e dell’NPL ratio netto, pari, rispettivamente, al 5,7% (6,1% a fine 2023) e al 2,2% (2,4% a fine 2023).
Sostanzialmente stabile la raccolta totale da clientela pari a 1,70 miliardi di euro al 30 giugno 2024 rispetto a 1,66 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. Ridotta l’esposizione TLTRO-III in seguito ai rimborsi effettuati, nel corso del semestre, per circa 27 milioni di euro. Solida la posizione di liquidità, con gli indicatori LCR al 152,83%ed NSFR maggiore del 100%.
In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale: Cet1, Tier1 e Total capital ratio pari al 15,10% (13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto al 30 giugno 2024 nel capitale primario di classe 1. È stato avviato il processo di rebranding della Banca, che ha visto coinvolte tutte le relative attività in linea con la nuova brand identity, ed è stata lanciata una Campagna Istituzionale su tutti i territori di riferimento con il claim “QUI la Storia ha più valore”.