Grazie al meritorio lavoro dell’Associazione Presidium, all’analisi accurata di alcune testate giornalistiche e agli atti resi noti, abbiamo avuto la preziosa opportunità, seppur giovani, di approfondire con serietà e dedizione le complesse vicende legate alle istituzioni bancarie della nostra città.
Alla luce delle riflessioni maturate, emerge con forza la necessità che quanto accaduto negli anni non rimanga confinato nei circoli ristretti di un’oligarchia autoreferenziale, che oggi si dichiara sorpresa di fronte agli sviluppi attuali. Le questioni che riguardano la nostra comunità devono essere portate alla luce, restituite integralmente alla cittadinanza e ricostruite con trasparenza, affinché Orvieto possa ritrovare il proprio ruolo e dignità nel contesto delle dinamiche economiche e sociali.
Il Presidente Messina nel 2018 ebbe la lungimiranza di effettuare una ricognizione, al suo arrivo nell’organismo del consiglio di amministrazione della Fondazione, che sarebbe oggi opportuno poter mettere a disposizione di Orvieto, per senso di verità e responsabilità e per dar senso anche ad alcuni passaggi della storia recente della Fondazione. In una fase così delicata per il futuro della nostra città e della sua identità economica, ci troviamo di fronte a una questione che va ben oltre la gestione tecnica di una banca. La Cassa di Risparmio di Orvieto con la sua Fondazione rappresentano un patrimonio collettivo, un legame profondo tra la comunità e il suo territorio, un’istituzione che ha contribuito alla crescita economica e sociale di generazioni.
Ecco perché riteniamo doveroso, nonché morale, che si faccia chiarezza su tutte le vicende che hanno riguardato questa realtà nel corso degli anni. Forza Italia e la Sindaca Tardani hanno rivendicato un percorso virtuoso. Ebbene, se davvero hanno agito con senso di responsabilità e trasparenza, sarebbe ancor più doveroso rendere pubblico il documento del Presidente Messina.
Questo documento potrebbe offrire alla cittadinanza una chiara visione delle scelte compiute e delle strategie adottate. Non si tratta di una richiesta straordinaria, bensì di un atto di rispetto nei confronti di tutti i cittadini di Orvieto, che hanno il diritto di conoscere appieno ciò che è stato fatto, spesso, in nome e per conto della collettività. Oggi, chi detiene responsabilità di governo ha il dovere di non limitarsi a descrivere i mali del passato, ma di offrire una visione chiara e una strategia concreta per il futuro.
È lecito chiedere a Forza Italia e alla maggioranza attuale: quali sono stati, tra il 2010 e il 2018, gli interventi messi da voi in campo per tutelare l’Orvietanità e preservare la Fondazione Cassa di Risparmio come strumento di crescita locale? Quali azioni sono state intraprese per difendere questa istituzione fondamentale dal declino in cui oggi versa? Non possiamo permettere che la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto venga considerata semplicemente un asset da cedere, senza un progetto di lungo respiro che ne tuteli la funzione sul territorio, anche garantendo i posti di lavoro. È necessario agire con responsabilità, evitando che questo passaggio avvenga senza la dovuta trasparenza e senza una solida visione che salvaguardi gli interessi di Orvieto e dei suoi cittadini.
Come Partito Democratico di Orvieto non possiamo essere più chiari: vogliamo essere forza del futuro e non del passato. E in rappresentanza di una delle poche forze politiche della città che negli anni, democraticamente, si è saputa rinnovare nel suo gruppo dirigente crediamo sia fondamentale che tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questa vicenda si assumano la propria parte di responsabilità e agiscano con la massima trasparenza. Solo così potremo garantire a Orvieto un futuro in cui torni ad essere protagonista, non solo delle dinamiche locali pericolosamente miopi ed autoreferenziali.